Stellantis. Lodi (Fiom): i lavoratori nelle assemblee chiedono di agire subito per salvaguardare ricerca, produzione, occupazione
“È in corso una campagna di assemblee della Fiom-Cgil nel gruppo Stellantis, oggi a Pomigliano e Mirafiori, proprio i due stabilimenti dichiarati a rischio dall’amministratore delegato Carlos Tavares. La partecipazione delle lavoratrici e lavoratori alle assemblee di oggi è stata straordinaria. C’è un clima di forte preoccupazione per le dichiarazioni rilasciate dall’amministratore delegato Tavares, e non hanno dato garanzie le affermazioni del presidente Elkann.
Preoccupazione che si vuole affrontare in modo solidale tra tutte le lavoratrici e lavoratori di Stellantis, senza distinzioni di sigle sindacali. Il declino di Stellantis in Italia deve essere fermato. Non possiamo assistere al lento, progressivo, inesorabile spegnimento degli stabilimenti. Il tempo corre veloce e Stellantis non può continuare a non dare risposte.
Le lavoratrici e i lavoratori chiedono con urgenza, dopo la lettera di Fim, Fiom e Uilm nazionali, di continuare a mettere in campo iniziative che spingano le Istituzioni a tutti i livelli a tutelare produzione e lavoro. Inoltre, il tavolo sul settore automotive al Mimit non ha prodotto i risultati sperati. Anzi, a fronte delle iniziative del Ministero di stanziare quasi 1 miliardo, su richiesta di Stellantis, la reazione aziendale è stata la messa in discussione degli stabilimenti e dell’occupazione. Invece, la garanzia occupazionale e produttiva sono gli obiettivi principali alla base dell’accordo che bisogna stipulare tra sindacati, azienda e Governo.
Per questo, insieme a Fim e Uilm nazionali, abbiamo chiesto alla Presidente del Consiglio e all’amministratore delegato di Stellantis un incontro. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori e del Paese. Il futuro passa attraverso investimenti in ricerca e sviluppo, valorizzazione degli enti centrali, tutela dell’occupazione e ricambio generazionale e nuovi modelli assegnati a tutti gli stabilimenti di assemblaggio. Questo deve essere, tra l’altro, l’elemento che mette in sicurezza e dà prospettive anche all’intero settore della componentistica e della logistica che già oggi sta attraversando una drammatica crisi”.
Lo dichiara in una nota Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità