Esce dalla catena di montaggio la prima auto assemblata solo da lavoratrici: è una Mach-e. Succede nello stabilimento della Ford a Cuautitlan, in Messico. Il marchio dell’ovale blu con questo modello ultra moderno punta a spingere l’acceleratore sui concetti di d’inclusione, andando a colmare i gap lavorativi creati per diversità di genere. “Per più di 20 anni Ford ha lavorato instancabilmente a livello globale per cambiare la prospettiva nel settore. In Messico sono state sviluppate strategie di assunzione e di marketing per cambiare questa situazione, reclutando parecchie donne ingegneri nella nostra organizzazione: diversità e inclusione sono stati il nostro vessillo”, ha commentato Marcos Madrid, direttore della fabbrica, durante un webinar con le giornaliste del Women’s World Car of The Year.
Non è stata una sorpresa, dunque, che quest’anno, in occasione dell’arrivo sulle linee di produzione di Mach-e, le donne dell’impianto hanno proposto di costruire la prima unità destinata alla vendita. Per una settimana, dopo aver ricevuto una formazione specifica da ogni reparto, si sono messe a lavoro assemblando e verniciando, per 7 ore per turno. Ne è uscita fuori una speciale Mustang Mach-E, dedicata alla Giornata Internazionale della Donna, a cui ha contribuito con un tocco speciale l’artista María Fernanda Ochoa. Sulla carrozzeria sono infatti evidenti tre elementi: l’aquila come immagine centrale a rappresentare la forza e l’importanza del genere femminile nello stabilimento; il logo ‘Ford Warriors in Pink’, a sostegno di chi combatte contro il cancro; i girasoli per paragonare le lavoratrici a fiori forti e stabili. Il risultato è un’auto che riflette il potere femminile e riconoscendone lo sforzo quotidiano, che comporta al momento un quarto del risultato complessivo.
“Vogliamo ridurre il divario di competenze di genere, migliorando l’approccio di acquisizione dei talenti, lo sviluppo e la forza lavoro: questa maggiore partecipazione delle donne al processo produttivo si traduce in un’esplosione di idee con approcci e prospettive diverse, una migliore comunicazione e un ambiente di lavoro migliore. Le donne sono esigenti, oggi sanno di poter realizzare qualsiasi cosa si prefiggono”, ha spiegato ancora Marcos Madrid. Con l’inizio della produzione del modello sono aumentate il numero delle lavoratrici del 40%, di cui la metà a tempo indeterminato. Nel processo di verniciatura la loro partecipazione raggiunge il 50% del totale, nel reparto manutenzione il 30%, nello stampaggio a caldo il 10%. Ad oggi le dipendenti arrivano ad essere il 23% del totale, un dato importante se si considera che nel 2019 era solo l’8%. Non solo. Questa iniziativa è stata già trasferita in altre fabbriche Ford in Messico: a Irapuato è stata sviluppata la prima trasmissione al 100% femminile.