Orgogliosa del suo DNA italiano e del suo impareggiabile heritage nel mondo della pelletteria, Furla dà vita a un ambizioso progetto volto a valorizzare il patrimonio manifatturiero italiano integrandolo nella sua natura più meravigliosa e incontaminata.
Hub creativo, produttivo, di ricerca, sperimentazione e formazione, Furla Progetto Italia è il nuovo polo industriale di Furla che sorge nel cuore del Chianti, di preciso a Tavarnelle Val di Pesa (Firenze), già sede di Effeuno S.r.l., la piattaforma produttiva acquistata da Furla nel 2018.
Estendendosi su una superficie di 43000 metri quadrati, di cui 18.200 mq edificati, Furla Progetto Italia è stato progettato dallo studio Geza di Udine, vincitore nel 2019 e nel 2017 all’American Architecture Prize (categoria Architectural Design / Industrial Buildings) e dell’Architizer A+Awards Prize (categoria Glazing Systems & Product). Il complesso offre una nuova, innovativa e armoniosa interpretazione del tema dell’inserimento dell’architettura industriale all’interno del paesaggio naturale, dando vita al contempo a un ambiente che celebra il benessere dell’individuo sul luogo di lavoro.
Caratterizzato da tre corpi principali, dedicati rispettivamente agli uffici, ai laboratori di produzione e alla logistica, l’hub che si snoda attorno all’iconica piazza Furla si armonizza con l’ambiente circostante grazie alle diverse altezze a cui sono posti gli edifici, seguendo la morfologia collinare del territorio, nonché ad una serie di patii e tetti verdi che abbattano il confine tra ambiente interno ed esterno. Inoltre, la tradizione della grande architettura toscana è celebrata attraverso il filare ordinato di cipressi che accoglie il visitatore all’ingresso come negli accessi delle ville locali.
Il nuovo Furla Progetto Italia, che diventerà il cuore della filiera produttiva e creativa di Furla, ospiterà, in una prima fase, 130 dipendenti che avranno l’opportunità di esprimere la propria creatività e le proprie capacità artigianali in un ambiente altamente stimolante, capace di coniugare rispetto per la tradizione e desiderio di innovazione tecnologica e sperimentazione artistica.
“Furla Progetto Italia è il primo passo verso la Furla del futuro, che guarda avanti e si evolve, senza dimenticare di valorizzare la sua “legacy” e il suo DNA. Un “laboratorio” di sperimentazione dove formare ed attirare talenti, una struttura agile e dinamica dove arte, creatività e craftmanship si incontrano e si contaminano all’interno di una struttura improntata alla sostenibilità ambientale. Questo importante investimento dell’azienda in Italia e per l’Italia consentirà di rafforzare la nostra creatività nel concepire, studiare e realizzare prodotti sempre più innovativi e rilevanti nel tempo, per generazioni e aree geografiche diverse. Inoltre, saremo in grado di rafforzare la nostra capacità produttiva internalizzando e mantenendo il controllo delle fasi più delicate del processo di produzione,” dichiara Mauro Sabatini, Amministratore Delegato del Gruppo Furla.
All’interno del nuovo hub troverà spazio anche la “Furla Academy”, un programma formativo avviato nel 2018 in partnership con ITS Mita, con l’obiettivo di diffondere e tramandare il know-how manifatturiero dell’azienda, offrendo a giovani talenti artigiani un percorso di studi accademici e corsi tecnici oltre che pratici, nonché lezioni in aula finalizzate alla comprensione dell’intero processo produttivo, dalla prototipazione alla modellistica in laboratorio. L’obiettivo è permettere agli allievi di acquisire quelle competenze specifiche del mestiere e dei processi produttivi, per poi dare loro la possibilità di essere inseriti nell’organico della filiera produttiva di Furla.
In linea con il costante impegno dell’azienda nei confronti dei temi della responsabilità non solo sociale ma anche ambientale, lo sviluppo di Furla Progetto Italia è stato condotto in un’ottica olistica finalizzata a minimizzare l’impatto delle attività industriali sul territorio circostante. Al fine di garantire un importante risparmio energetico, è stato previsto un impianto fotovoltaico a copertura dello stabilimento produttivo e pannelli solari termici per la produzione di acqua calda. L’illuminazione è garantita da luci a LED e si prosegue nella strategia già adottata, di approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili. La superficie esterna degli edifici produttivi inoltre è trattata con una pittura (Airlite) a base di polvere minerale inorganica che, attivata dalla luce, riduce gli agenti inquinanti nell’aria. Un metro quadro di questa pittura ha lo stesso effetto di purificazione dell’aria di un metro quadrato di bosco. Inoltre, il complesso è stato dotato di un sistema che incanala l’acqua piovana che filtra nel terremo argilloso, per poterla poi utilizzare nell’irrigazione del giardino e di tutte le aree verdi presenti.