Gilberto Calzolari presenta la collezione Ecomachìa. Il termine si può tradurre con battaglia ambientale, dal greco οἶκος “casa/ambiente” e μάχη “battaglia”.
Una parte della collezione prende infatti spunto dalle divise militari. Ma se da un lato i capi di questa collezione riprendono il rigore e i colori delle divise militari, dall’altro ne ribaltano completamente la finalità, in un atto di ribellione che vuole riscoprire il femminile e l’individuale in ciò che, storicamente, è sempre stato quanto di più maschile e spersonalizzante.
Ecco quindi che autentici capi della seconda guerra mondiale recuperati dallo smantellamento di basi militari, ripensati e ricomposti, sono diventati femminili e romantici, in un esempio di upcycling creativo che, di collezione in collezione, è diventato un marchio di fabbrica. Per esempio la trapunta in nylon usata per coprire le motociclette che si trasforma in una mantella-poncho antivento, o lo zaino da paracadutista verde militare che si trasforma in una gonna aderente al ginocchio e si abbina ad una blusa bianca in satin BIO con collo a sciarpa. Mentre il ritaglio di un borsone da guerra capovolto dà forma ad una minigonna con tasca applicata abbinata ad una camicia in cotone turchese arricchita da un volant in nylon giallo fluo.
I riferimenti alle divise, rielaborate in chiave femminile, uniti all’utilizzo di materiali sostenibili di nuova generazione, si ritrovano anche nei capispalla tecnici maschili. Qui coulisse colorate ingentiliscono la silhouette segnandone il punto vita, come nel parka-trench in lana rigenerata BiBye® (innovativo tessuto double in lana cardata di Manteco) mixato a un cotone altamente performante (In Pluvia Temporis, sempre di Manteco) che recupera le origini dei tessuti trench – progettati inizialmente per i soldati nelle trincee inglesi – e li rinnova in chiave hi-tech e sostenibile.
Il parka è presente anche nella versione corta in lana riciclata Principe di Galles beige, sempre con coulisse colorate in vita, abbinato a una pencil skirt dello stesso tessuto con spacco a zip doppio cursore. Un ulteriore esempio di moda green è poi offerto dal completo pantalone e giacca doppiopetto in tessuto check maschile dai toni bruciati MWool®, una lana riciclata di ultima generazione che impiega un nuovo metodo di tintura senza sostanze chimiche e coloranti semplicemente mescolando fibre e sfumature diverse grazie all’esclusivo processo Recype®.
Le immagini della collezione sono state scattate in un luogo d’arte e di storia, l’Atelier Pellini. Verà presentata durante la Milano Fashion Week all’interno dell’ADI Design Museum, un luogo storico degli anni ’30 utilizzato in passato come deposito di tram a cavallo e come impianto di distribuzione di energia elettrica, e ora recuperato e trasformato in un luogo d’arte.