Goodyear ha presentato al CES di Las Vegas il primo pneumatico realizzato al 90% con materiali a minor impatto ambientale. Ad oggi è un concept dimostrativo, ma nel corso del 2023, dopo l’uso da parte di alcuni fornitori partner dell’azienda americana, entrerà in commercio. Infatti ha già superato i test ufficiali al Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti e l’approvazione per l’utilizzo stradale.
Qual è questa nuova ricetta sostenibile? Secondo l’azienda comprende 17 ingredienti in 12 diversi componenti: degno di nota il nerofumo che, incluso negli pneumatici per rinforzare la mescola e aumentarne la durata, è tradizionalmente creato bruciando vari tipi di prodotti di derivazione dal petrolio. Per Goodyear invece, arriva da una mescola di metano, anidride carbonica, olio di origine vegetale e olio di pirolisi, estratto dagli pneumatici a fine vita. Inoltre sono state sostituite le resine tradizionali a base di petrolio con resine di pino bio-rinnovabili e, per ridurre l’uso di petrolio, è utilizzato l’olio di soia. Obiettivo? Mantenere allo stesso modo la gomma flessibile ai cambiamenti di temperatura. Non per ultimo, per migliorare l’aderenza e ridurre carburante, l’azienda fa ricorso alla silice, recuperata dalla lolla di riso (destinato alle discariche). Dalle bottiglie utilizzate, infine, arriva il poliestere, trasformato per le corde degli pneumatici.
“Il nostro obiettivo è introdurre il primo pneumatico 100% sostenibile entro il 2030 – ha dichiarato Chris Helsel, Senior Vice President, Global Operations e Chief Technology Officer di Goodyear – l’anno scorso è stato un anno cruciale per lo sviluppo di questo progetto: abbiamo studiato nuove tecnologie, identificato nuove partnership per accelerare il processo non solo di realizzare uno pneumatico con il 90% di materiali a basso impatto ambientale, ma anche di produrre in serie limitata uno pneumatico realizzato con il 70% di materiali sostenibili. Il nostro team di Ricerca e Sviluppo continua a sviluppare progetti innovativi per costruire un futuro migliore”.