Il secondo? È il primo degli sconfitti. Lo diceva sempre con disprezzo Enzo Ferrari e ad Abu Dhabi, nell’ultima gara della stagione, la Ferrari ha confermato di essere la numero due del campionato. Con Charles Leclerc, secondo in gara e in classifica generale, e la stessa Ferrari, seconda nella classifica costruttori. Un mondiale che si chiude con l’amaro in bocca a fronte di una Red Bull che con Verstappen ottiene la 15.vittoria, record assoluto di una stagione (ma con 22 gare è più facile segnare certi record…) e una rossa che tiene a bada una Mercedes che con Hamilton si ritira col cambio rotto e Russell non è in gioco per via di una penalizzazione dovuta a una errata sosta ai box. Il primo degli sconfitti a Enzo Ferrari non sarebbe piaciuto, ma di questi tempi essere i capofila dei battuti è sempre meglio di niente. Perché mostra un passo in avanti rispetto alle ultime due stagioni, dal tonfo 2020 al sorrisino del 2021, alle 4 vittorie del 2022 e le 11 pole position con il rimpianto di altre gare buttate via, vedi le due di Barcellona e Baku per i motori arrosto e le uscite di pista quando Leclerc era in testa. Non sarebbe cambiato nulla, visto il dominio Red Bull, ma 8 vittorie sarebbero state meglio rispetto alle 4, pur belle e avvincenti di inizio stagione. Adesso che si è concluso questo mondiale, su una pista anonima che non dice nulla e con la fuoriuscita di Vettel, 4 mondiali, che appende il casco al chiodo, per Ricciardo e Schumacher jr appiedati dai rispettivi team, per Latifi che dopo aver fatto spendere al padre 25 milioni a stagione oltre a dover lasciare il paddock si è ritrovato con la fidanzata che è stata pure allontanata dal box Williams perché troppo invadente. Piccoli pettegolezzi di un anno in cui si poteva fare di più ed in cui il finale polemico sul destino di Mattia Binotto, lascia aperte le porte a qualche novità in vista del Natale. Festa in cui notoriamente si è tutti più buoni ma che da qualche parte potrebbe essere il giorno del regolamento di conti. Non resta che aspettare e vedere cosa spunta sotto l’albero a Maranello. Buone feste, intanto. Anche se manca parecchio, il circo F.1 ha sbaraccato, se ne riparla a marzo 2023. Con le solite speranze, ambizioni, certezze e dubbi.