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Lug 23 GP UNGHERIA: IL COMMENTO

di Paolo Ciccarone

Di sicuro è stata una gara che passerà alla storia, non fosse altro per la prima vittoria in carriera in F.1 di Oscar Piastri, il più giovane sulla griglia di partenza coi suoi 23 anni e tre mesi. E’ stata una gara che passerà alla storia per la doppietta McLaren, con Norris secondo ma è stata anche la gara delle polemiche. Interne alla McLaren che fa doppietta ma che obbliga Norris a cedere la posizione a Piastri, per via di un errore nella strategia del team che aveva penalizzato l’australiano. Ed è stata la gara delle polemiche fra Max Verstappen e la sua squadra, con litigi e parolacce in mondo visione, tanto che nelle interviste dopo gara l’olandese ha mandato a quel paese (ha usato un altro termine più…crudo) lo staff e a chi gli diceva che forse aveva sbagliato nell’attacco ad Hamilton, dove è volato in aria e fortunatamente è riuscito a finire in quinta posizione.

Ed è stata la gara del vuoto Ferrari, ovvero un risultato sotto le aspettative con Leclerc quarto fortunosamente e Sainz sesto ma sempre lontani dal vertice. Un GP in cui nessuno è stato perfetto, con la Mercedes che sabato dimentica di fare benzina a Russell e lo classifica in 17.posizione, una McLaren velocissima che si impappina con le strategie, una Red Bull distrutta da Perez al sabato e settima la domenica ma mai in corsa vera. Un Verstappen che sbaglia gli attacchi ad Hamilton ma una Red Bull che sbaglia la strategia, un Norris che sbaglia la partenza e via di questo passo. Alla fine il meno falloso ha vinto ed è una bella storia per la F.1 perché Piastri rappresenta il settimo vincitore diverso in 13 gare, rappresenta il futuro di una categoria che dopo i soliti nomi ha bisogno di vedere nuovi arrivi e di sicuro l’australiano di origini italiane (bisnonni di Massa Carrara) ha tutto. Compresa quella freddezza dopo la vittoria. Sembrava quasi normale amministrazione, nessuna emozione, nessun grido di gioia.

Altro che Kimi Raikkonen Iceman, il ghiacciolo umano, qui siamo di fronte a un cyborg che le emozioni non sa nemmeno dove siano e ne fa a meno. Mica un Verstappen  che in conferenza stampa dice parolacce e che è convinto di avere sempre ragione, a volte mai torto, dipende dal caso… e un Leclerc sempre più deluso, anche se complice negli errori con uscite evitabili. Che dice se va avanti così non vinciamo più. Bella iniezione di ottimismo e fiducia nel futuro. E il tutto a una gara dalla sosta estiva, quel GP del Belgio che segna l’inizio delle vacanze per il mondiale F.1. Si riparte poi in Olanda, chissà se gli animi si calmeranno o se quanto visto in Ungheria non sia il preludio di un clamoroso finale di stagione…

(foto corriere.it)

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