L’International Auto Show IAA di Monaco di Baviera, nella sua immensa vastità, ha solo cinque padiglioni aperti, ma oggi verrà inaugurato dal cancelliere tedesco Olaf Shoolz, perché l’industria automobilistica in Germania è ancora importante e fondamentale per l’economia. Certo il salone sta perseguendo un nuovo concetto di fiera, il suo slogan dice “IAA Mobility”, la sua idea di base è ora quella di uno spettacolo di mobilità che non riguarda un singolo mezzo di trasporto, piuttosto si è cercato di collegare l’ecosistema della mobilità mostrando delle soluzioni che mettono le persone al centro. Gli espositori includono non solo i produttori di auto e i loro fornitori, ma anche i gruppi tecnologici che si occupano di questioni di mobilità, compresa tutta la micro mobilità, produttori di biciclette e 100 star-up. Se in passato nessuna casa automobilistica poteva permettersi di rinunciare alla sua presenza in IAA, oggi le file sono piuttosto assottigliate. Oltre alle aziende tedesche – Bmw che ha presentato la sua nuova strategia elettrica, Mercedes il concept CLA, un “entry level” sempre a batteria e Volkswagen ha riscoperto la sua anima sportiva con la trazione elettrica. L’unica altra casa europea presente è Renault che espone una nuova visione dello Scenic, uno splendido suv con un unico motore elettrico per offuscare i grandi stand che si sono accaparrati i cinesi di MG, BYD e Dongfeng, una concorrenza che preoccupa tutte le industrie del nostro continente, minacciando anche la fascia premium e potrà fare ombra all’americana Tesla, con il suo Model 3 totalmente ristilizzato. Certo tutta l’economia mondiale sta rallentando, l’impennata dei prezzi e l’aumento dei tassi di interesse hanno parecchio tagliato il potere d’acquisto dei consumatori. Un contesto che pare grigio ma l’automobile, globalmente, pur essendo arrivata a soli 85milioni di vendite all’anno ( 10 milioni in meno prima della pandemia) ha consentito ai costruttori una redditività storica che permette il finanziamento dell’elettrificazione. In tutta Europa vi è un cambiamento del segmento A (vale il 10% del mercato) che verrà sostituito da piccole city car, sostenuto anche dai dati che Acea ha annunciato per il mese di luglio: sono state consegnate circa 852mila unità, il 15,2% in più rispetto allo scorso anno e, nei primi sette mesi del 2023, l’aumento è stato del 17,6%, con 6,3 milioni di auto immatricolate, con il diesel tornato avanti all’elettrico!
No, non hanno più senso, con i giornalisti che fanno la fila per intervistare CEO e PR che spiegano le loro auto senza che si valorizzi l’opinione del giornalista, interviste che probabilmente pochi seguiranno.
L’appassionato la cronaca la legge ma dovrebbe interesargli di più l’opinione dei singoli giornalisti, come diceva il grane Gianni Marin, amico mio e di Bianca, autrice di questo articolo.