C’è una corsa che può diventare per eccellenza il simbolo di una vita: la maratona. Quarantadue chilometri che sono al centro del prossimo numero di Runner’s World.
Correrli è un traguardo che potrebbe essere impensabile per molti, e invece è proprio la sfida che lancia il brand Hearst: spronare il maggior numero di runner a muovere i primi passi verso questo obiettivo, come un modo per rinforzare la propria volontà e dedizione.
A coadiuvare il progetto ci sono anche due nuove collaborazioni per il mensile: Andrea Giocondi (preparatore atletico ed ex azzurro degli 800 metri) e Max Monaco (mental coach) che ogni mese accompagneranno i futuri maratoneti verso il nuovo traguardo, dando i migliori consigli e spiegando passo dopo passo come costruire la propria strada superando ogni difficoltà.
Tra gli altri contenuti del mensile non passa inosservata un’inchiesta dal titolo volutamente provocatorio: Siamo tutti a rischio doping. Runner’s World analizza la lista Wada dei farmaci proibiti e le difficoltà che potrebbero incontrare tutti quei runner che sottovalutano le normative antidoping internazionali.
La cover story è dedicata a Carlo Beltrami, runner bergamasco che ha rivoluzionato la sua vita grazie alla pasticceria. Dopo aver vinto la quinta edizione di Bake Off Italia ha abbandonato la sua vecchia professione e si è dedicato alla cucina e anche grazie alla corsa ha trovato l’equilibrio per gestire questa nuova avventura.
Ma non è da meno Kieran Alger, un ultra Runner britannico ha avuto invece l’ispirazione per una nuova grande avventura: risalire il grande fiume blu dal Mar Nero alla Germania, attraversando Romania, Bulgaria, Serbia, Croazia, Ungheria, Slovacchia e Austria in 67 giorni, percorrendo quasi 3.000 chilometri.
RW dedica inoltre una lunga e intima intervista, a Guido Tiberga che racconta le sue origini come atleta, la scoperta e il rapporto con gli atleti keniani, i titoli mondiali vinti nella sua carriera di allenatore, la piaga del doping che affligge diversi Paesi tra cui il Kenya e la sue ultime controverse collaborazioni con Cina e Qatar.