Hearst, sotto la guida dell’Amministratore Delegato Giacomo Moletto, chiude l’anno con cifre che confermano come il Gruppo sia attivo in termini di progettualità e innovazione. Un risultato ante imposte positivo e in crescita su un già positivo 2022, spinto dalla raccolta advertising che cresce dell’8% sul mercato domestico e dell’8% anche sulla raccolta internazionale.
Strategico il lancio di Harper’s Bazaar, che ha contribuito a rafforzare la posizione di Hearst nel segmento fashion e luxury, con anche un impatto positivo sulla raccolta degli altri brand del gruppo.
“È una crescita robusta, sana, di cui siamo molto orgogliosi – spiega Moletto – e questi dati confermano Hearst come interlocutore chiave per gli investimenti di comunicazione globale e multi-country. Ora prevediamo di sviluppare nuove aree di business che ci rendano meno dipendenti da raccolta advertising, che oggi vale oltre 70% del nostro fatturato. Stiamo quindi affiancando al nostro business tradizionale delle aree di sviluppo che possano generare consumer revenue”.
Per perseguire questi obiettivi Hearst attua un piano che va a ridefinire parte del proprio assetto organizzativo, facendo leva su quattro capisaldi: rafforzamento del business corrente; crescita del fatturato digitale; diversificazione delle revenue; maggiore centralità del cliente finale.
