Helbiz si schiera accanto alle istituzioni nazionali e locali e a tutti gli enti competenti sottolineando il fatto che la sicurezza è l’elemento fondamentale e imprescindibile per ogni forma di mobilità.
A tal senso evidenzia l’importanza dell’utilizzo del casco, in particolare per i minorenni; accanto a ciò vigila ed è contro qualsiasi forma di manomissione del monopattino che a vari livelli incide sulla sicurezza. Inoltre, ricorda che tutti i mezzi Helbiz sono dotati di assicurazione e in ogni città dove la società opera lavora al fianco delle forze dell’ordine per garantire il massimo della sicurezza.
Per quanto riguarda i monopattini in sharing, questi sono costantemente monitorati, non sono in nessun modo manomissibili, sono assicurati e le velocità sono prestabilite e non alterabili: massimo 25 km/h e 6 km/h nelle aree pedonali.
Particolarmente diverso è il discorso legato ai monopattini privati, di cui il proprietario è gestore totale del mezzo, impedendo di fatto il controllo da parte di enti terzi.
In Francia, Spagna e Germania come nella maggior parte dei paesi europei non è previsto l’obbligo del casco per i minorenni: in Italia questo obbligo invece è già presente. A luglio la Commissione Trasporti ha audito il settore della micromobilità in sharing, che ha proposto attività di informazione nelle scuole e tutorial obbligatori in App per incentivare il corretto utilizzo del mezzo da parte degli utenti. A settembre partirà una campagna nazionale di educazione civica stradale dedicata alla micromobilità promossa da Helbiz nelle scuole, con l’obiettivo di dare la giusta informazione e gli strumenti e regole sul corretto utilizzo del mezzo alle giovani generazioni.