Homo Faber 2024: The Journey of Life, ospitato per un mese presso la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, si è concluso il 30 settembre. Questa terza edizione dell’attesissima esposizione biennale dedicata all’artigianato contemporaneo si è affermata come un’esperienza da non perdere per tutti gli amanti dei mestieri d’arte, attirando più di 50.000 visitatori curiosi da tutto il mondo, tra cui maestri artigiani, designer, curatori, esperti, galleristi, direttori di musei, rappresentanti di istituzioni internazionali e appassionati.
Alberto Cavalli, direttore esecutivo della Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship, nonché organizzatore dell’evento, ha dichiarato: “Per un mese, Homo Faber 2024 è diventato l’epicentro della comunità internazionale dell’artigianato artistico: un luogo in cui maestri artigiani e designer da diversi Paesi si sono incontrati per condividere il proprio mestiere e in cui visitatori da tutto il mondo sono stati testimoni della bellezza e dell’umanità che scaturiscono dal loro lavoro. Ci auguriamo che continui a essere una fonte di ispirazione sia per i partecipanti sia per i visitatori, che possa far fiorire collaborazioni e offrire incoraggiamento alle nuove generazioni di artigiani, regalando così ai mestieri d’arte un futuro radioso. Ci teniamo come sempre a ringraziare tutti i maestri, i partner, gli sponsor, gli esperti e le organizzazioni che ci hanno aiutato a realizzare Homo Faber 2024.”
Con più di 1000 opere realizzate da oltre 400 artigiani provenienti da 70 paesi, Homo Faber 2024 ha esplorato il ruolo essenziale degli oggetti fatti a mano nella nostra vita quotidiana attraverso il tema The Journey of Life. Le sale della Fondazione Giorgio Cini sono state
trasformate in dieci spazi espositivi immersivi grazie alla suggestiva scenografia dei direttori artistici Luca Guadagnino e Nicolò Rosmarini, che con l’uso del colore, degli specchi e delle pareti in tessuto plissettato ispirate a Carlo Scarpa hanno dato vita a un contesto elegante, senza tempo ma anche ludico in cui esporre le opere dei maestri. Il paesaggista Antonio Perazzi ha fatto del parco della Fondazione Giorgio Cini un giardino incantevole. All’interno di questa narrazione coerente i visitatori sono stati accompagnati in un viaggio metaforico nel corso della vita umana, alla scoperta di tutti quegli oggetti fatti a mano che ci permettono di creare momenti preziosi e significativi.
Il tema di questa terza edizione di Homo Faber è stato scelto da Hanneli Rupert, vicepresidente della Michelangelo Foundation, per la sua semplicità e universalità. “Auspico che Homo Faber possa lasciare a tutti i visitatori un senso di speranza e ispirazione,” ha detto. “A Homo Faber ci piace dare ispirazione a coloro che in genere ispirano e credo proprio che ci siamo riusciti, grazie a dieci temi in cui tutti possono riconoscersi a un livello molto umano. Si tratta di un viaggio gioioso ma al contempo molto reale: il viaggio della vita.”
Luca Guadagnino ha aggiunto: “Nel mio lavoro, per me l’importante è che ci sia sempre un momento di rivelazione, di incontro. Un attimo in cui il pubblico ritrova un pezzetto della propria identità, forse dimenticata, forse persa, forse mai esplorata. Spero che i visitatori di Homo Faber tornino a casa dicendo ‘quella stanza mi ha proprio ricordato un episodio di quando ero giovane’ oppure ‘voglio sperimentare qualcosa di simile nella mia vita.’”
Come novità di questa edizione, ciascun artigiano che ha esposto un’opera a Homo Faber 2024 ha avuto la possibilità di vincere uno di tre premi, votati rispettivamente dal pubblico, dai giornalisti invitati e dai Young Ambassadors. Ai possessori di biglietti è stato chiesto di mostrare il loro sostegno e apprezzamento ai maestri d’arte votando i loro oggetti preferiti tramite l’app di Homo Faber. I tre oggetti vincitori sono stati: The Wishes di Hyejeong Ko (voto del pubblico), Koh-I-Noor and Friends di Julia Obermaier (voto dei Young Ambassadors) e Men’s White Gat di Chang-Young Park e Hyung-Park Park (voto della stampa).
I tre vincitori hanno ricevuto un premio di €10.000 grazie al sostegno di Via Arno, una nuova società che mette in contatto i maestri d’arte con coloro che desiderano accedere al miglior artigianato da tutto il mondo.