Chi non voleva tornare, non tornerà.
Chi non voleva restare, non resterà.
È lo strano intreccio che vede protagonisti due grandi attaccanti, Mauro Icardi ed Edinson Cavani. Il primo è destinato a restare a Parigi, la trattativa con l’Inter è avviata e le parti sono sempre più vicine con uno sconto sugli iniziali 70 milioni di clausola. Che Icardi non volesse né potesse tornare in nerazzurro era chiaro a tutti, sullo sfondo c’era (c’è?) sempre la Juventus.
Cavani a Parigi sarebbe anche rimasto, ma la proposta di rinnovo per un solo anno era un messaggio forte e chiaro per fargli capire che poteva cercarsi un’altra squadra. E Marotta non se l’è fatto ripetere, piombando sull’uruguaiano in scadenza di contratto. Non solo, perché il vero colpo da maestro lo farebbe facendo firmare il biennale alle condizioni imposte dai nerazzurri: 7 milioni di euro all’anno, meno di quanto prende al Psg (9 milioni all’anno più i bonus) e meno di Lukaku ed Eriksen, per evitare squilibri nello spogliatoio per un giocatore che comunque ha appena compiuto 33 anni.
Che Icardi resti o meno a Parigi è da vedere, ma che Cavani possa essere un gran colpo per l’attacco di Conte non ci sono dubbi, a prescindere dalla partenza o meno di Lautaro (che comunque verrebbe adeguatamente sostituito, con Timo Werner come prima scelta). Cavani in Italia ha fatto vedere grandi cose sia a Palermo che, soprattutto, a Napoli (78 gol in 104 presenze), prima di fare il grande salto verso il Paris Saint Germain, con cui in sei stagioni e mezza (l’ultima, sospesa definitivamente a causa del coronavirus) ha segnato complessivamente 200 gol in 301 presenze. Numeri importanti, che non possono non far sorridere Conte, che anche quest’anno a più riprese si è lamentato per una rosa troppo corta e cambi non all’altezza. Con Cavani preso a parametro zero l’Inter si appresta a mettere un tassello importante nella sua rosa, uomo di grande classe e altrettanta esperienza, uno che sa segnare e lavorare per la squadra. Tecnicamente non si discute, in mano a Conte può confermarsi ad altissimi livelli, in coppia con Lukaku possono diventare devastanti.
San Siro è pronto ad accogliere “Il Matador”, mentre Icardi resterebbe ad ammirare la Torre Eiffel dal suo attico parigino.
E vissero tutti felici e contenti. L’Inter, un po’ di più.