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Nov 14 IL CAMPIONATO VA IN LETARGO CON IL NAPOLI IN FUGA

di Francesco Bonfanti

I palloni raccolti e rimessi nei magazzini, i riflettori, da San Siro all’Olimpico, spenti, immagine malinconica di chi negli ultimi tre mesi ha vissuto di pane e pallone tra campionato, Champions e coppe varie ogni giorno. E che adesso, in altri momenti, si sarebbe preparato per vivere uno degli eventi più attesi, il Mondiale. Se solo l’Italia il Mondiale lo avesse giocato. E invece no, fuori per la seconda edizione consecutiva, con conseguente cascata di depressione per chi guarderà sì un appuntamento bello e spettacolare, ma senza quell’emozione che accompagna la maglia azzurra. Vedremo gli altri giocare, esultare e festeggiare. Noi a casa pensando a tutto ciò che ci ha lasciato in dote la prima parte di stagione.

15 gare di campionato che hanno avuto nel Napoli la protagonista assoluta: 41 punti sui 45 disponibili, 13 vittorie e due pareggi, senza dimenticare il girone di Champions in cui ha fatto meraviglie. A Napoli non si sarebbero mai voluti fermare, perché il pensiero che la magia si possa interrompere c’è e fa paura. Inutile pensarci adesso, il vantaggio in classifica è rassicurante e la squadra ha dimostrato di avere doti tecniche e di carattere tali da far pensare che questo possa essere finalmente l’anno buono.

A -8 c’è il Milan, che ha chiuso l’anno in evidente affanno, stanco e appesantito dalle tante partite e dalle fatiche per raggiungere gli ottavi di Champions. Le ultime gare di campionato hanno visto un Milan in difficoltà, con le vittorie all’ultimo respiro contro Spezia e Fiorentina, cui si sommano la sconfitta di Torino e il pari di Cremona, abbastanza per credere che la sosta sia arrivata al momento giusto per ricaricare le batterie, fisiche e mentali, e ripresentarsi con il piglio giusto da gennaio in poi.

Dietro il Milan c’è la tanto criticata Juventus, umiliata in Europa (cinque sconfitte in sei partite e retrocessione ai playoff di Europa League) ma rivitalizzata in campionato, dove con sei vittorie consecutive (tutte senza subire gol) ha scalato la classifica recuperando posizioni su posizioni dopo un inizio difficile che ha fatto dubitare di Allegri, squadra e società. Ma la Juventus in crisi delle prime giornate sembra dimenticata, il gioco non sempre convince, ma nel nome del pragmatismo allegriano conta prima di tutto vincere e fare punti.

Anche l’Inter ha salutato il campionato con una vittoria importante a Bergamo contro l’Atalanta, primo successo in uno scontro diretto dopo quattro ko (contro Lazio, Milan, Roma e Juventus). La sconfitta di Torino aveva fatto esplodere nuovamente i dubbi su Inzaghi, le vittorie contro Bologna e Atalanta li hanno rimessi un po’ da parte, anche se 11 punti di svantaggio dal Napoli al momento sembrano un’enormità. Ma il 4 gennaio, alla ripresa, si riprenderà con il botto, ovvero proprio Inter-Napoli a San Siro, primo crocevia scudetto alla prima del nuovo anno.

Atalanta (tre sconfitte consecutive, quattro nelle ultime cinque) e Roma (due punti nelle ultime tre partite) si sono staccate dal gruppo di testa: Gasperini e Mourinho dovranno riflettere sui tanti errori fatti e su due squadre troppo umorali per tener testa a chi davanti sbaglia raramente.

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