Il passo decisivo è stato avviato. Il ceo del Gruppo Volkswagen, Herbert Diess, nel posare la prima pietra della fabbrica in cui verranno costruite le celle per batterie che saranno montate sulle auto elettriche, ha parlato di “pietra miliare strategica che renderà il gruppo Volkswagen un fornitore leader della mobilità sostenibile. Un megaprogetto in termini tecnici ed economici, stiamo portando la tecnologia all’avanguardia del futuro in Germania”. Presentato un concetto già messo alla prova milioni di volte con le piattaforme di veicoli Mqb e Meb, con cui saranno ottimizzati i costi, riducendoli sino al 50%, conservando i più alti livelli di qualità, un disegno che va oltre all’Europa e alla Volkswagen stessa, che sta anche esaminando la possibilità di realizzare impianti in Nord America. È stata scelta la città siderurgica di Salzgitter, nel sud-est della Bassa Sassonia, per installare uno di sei centri di produzione programmati in Europa, entro il 2030 (uno già operativo in Svezia, un secondo sorgerà a Valencia in Spagna), in cui saranno investiti, in toto, 20 miliardi di euro. Dal 2021 era stata annunciata la trasformazione di Salzgitter, partita con il lancio di un impianto pilota per il riciclaggio delle batterie per arrivare alla formazione di una società separata, la PowerCo, responsabile delle attività lungo l’intera catena del valore delle batterie. Il nuovo sito, pronto nel 2025, sorgerà proprio accanto allo stabilimento di motori a benzina e diesel che da decenni fornisce tutti i marchi del gruppo tedesco. Una missione faro che rappresenta, contemporaneamente, l’alba della produzione elettrica di massa e il risveglio delle case automobilistiche che intendono contrastare sia il predominio asiatico, sinora, dominante in questo settore, sia la presenza del costruttore californiano Tesla che ha costruito, a 30 chilometri da Berlino, la sua prima fabbrica europea, investendo 5,5 miliardi. I dipendenti di PowerCo, da tempo testati per lavorare in un ambiente che ricorda un laboratorio chimico, sostenuto da un centro ricerca, verranno man mano affiancati da altre maestranze, tanto da impiegare almeno 20mila persone, di cui 5mila nuove assunzioni. Diess si è goduto lo spettacolo, anche politico, data la presenza del cancelliere tedesco Olaf Scholz e del presidente della bassa Sassonia Spephan Weil, spiegando che “dall’approvvigionamento delle materie prime al riciclaggio delle batterie, vogliamo avere tutto sotto controllo”. Parte sicuramente da qui la futura era della mobilità sostenibile, dove PowerCo sarà impegnata a creare celle unificate verdi, prodotte con elettricità verde, dal tasso di riciclaggio di oltre il 90% delle materie prime, per generare un fatturato potenziale annuo di 20 miliardi. La sola Germania, nel 2025, potrà fornire, complessivamente, circa 3 milioni di auto elettriche, adoperando una quantità di energia di poco superiore a 240 GWh. Salzgitter utilizzerà un’energia elettrica totale di 20GWh, ma punta ad una capacità annuale di 40 GWh, sufficiente per 500mila vetture elettriche. Il cancelliere Scholz ha dichiarato che “questo è un buon giorno per tutta l’industria automobilistica, sia in Germania che in Europa”.