Auto

Nov 22 IL GIORNALISMO IN LUTTO

di Bianca Carretto

Sabato mattina mi avvisano che è mancato Giancarlo Perini. Ho fatto scorrere il nastro della memoria a folle velocità, come quando impazziva una cassetta del mangiadischi, tanto di moda negli anni 80. Avrei voluto tenere segreta la sua scomparsa per illudermi che il suo tempo non si fosse davvero fermato. Giancarlo, oltre ad essere un bravo giornalista, amava la storia dell’auto italiana, difendendone quelle origini che ora paiono disperse. Sono certa che continuerà a scrivere, decretando il successo di uno stile o di una forma, con quella rudezza tipica di un lombardo/piemontese, di un burbero sempre sorridente. Ho la sensazione di aver strappato, in mille pezzi, un’altra pagina del libro della mia vita.

4 risposte a “IL GIORNALISMO IN LUTTO”

  1. valerio.alfonzetti@gmail.com ha detto:

    Il vero giornalismo, colto, in giacca e cravatta, si sta estinguendo, cara Bianca.

  2. Enrico De Vita ha detto:

    Ho scritto il mio primo articolo per Giancarlo nel 1966, quando venne alla Innocenti col direttore di Stile Auto per chiedermi
    di raccontare con foto e disegni l’evoluzione stilistica della Lambretta. Diventammo fraterni amici ed estimatori l’uno dell’altro, rincorrendoci di continuo negli incroci delle vicende giornalistiche. Era rimasto sempre fedele alla passione giovanile: lo stile dell’auto. Il suo stile. Che traspariva in tutti i lavori che seguiva.
    Mi addolora profondamente apprendere che ha lasciato noi e la sua amata Arzachena. Un abbraccio commosso alla sua famiglia.

  3. Renato Ronco ha detto:

    La scomparsa del collega Giancarlo Perini è davvero fonte di tristezza. Personaggio competente e sempre proteso in avanti è sempre stato autonomo ed indipendente: qualità non comuni. Porgo le mie condoglianze alla famiglia.

  4. Marco Della Monica ha detto:

    Nella mia ventennale carriera in questo settore ho pochi nomi che, veramente, hanno inciso nel mio mio modo di vedere l’auto. Non l’ho mai veramente frequentato al di fuori delle occasioni di incontro ufficiale, ma quando mi intrattenevo con lui emergeva con chiarezza la sua grande preparazione, la sua modestia, la semplicità e quella costante passione per la Sardegna dove aveva deciso di vivere. Ciao Giancarlo.

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