Auto

Mag 07 …IL MIO COMMENTO…

di Bianca Carretto

Constatata la nuova frenata dell’auto elettrica, in Italia, che ad aprile ha registrato un calo del 20,5%, rispetto all’aprile dello scorso anno, con una quota di mercato, come ha evidenziato il presidente di Motus-E, Fabio Pressi “scivolata al 2,3%  dal 3,2% dell’aprile 2023, dove nel primo quadrimestre 2024 le vetture elettriche immatricolate sono state in totale 16.402, in calo del 19,4% rispetto allo stesso periodo del 2023, con una quota pari al 2,8%, che si confronta con il 3,7% dei primi quattro mesi dell’anno scorso. Al 30 aprile il parco circolante elettrico italiano si attesta così a 234.478 auto”. Dati che mostrano ancora una volta l’urgenza di rendere operativi i nuovi incentivi, per cui sottolinea Pressi, “è del tutto naturale che cittadini e imprese rinviino i propri acquisti per beneficiare di agevolazioni più convenienti”. Un settore dunque che stenta a decollare,  che si contraddice a quanto stiamo assistendo, invece, a livello europeo, dove proprio l’Italia è ai vertici dell’installazione di colonnine di ricarica, – sono attualmente 54mila i punti nel territorio – quando sarebbe più logico che veicoli e infrastrutture si muovessero di pari passo. Il parco circolante elettrico detiene in Francia il 18% di mercato, quasi il doppio di Germania e Regno Unito. Nonostante  le incertezze di questo panorama, i grandi gruppi continuano a crederci, come Volkswagen, che pur adottando una strategia flessibile, pianifica investimenti  per rafforzare la sua competitività. Entro il 2029 saranno ben 170miliardi di euro quelli spesi per affrontare la  transizione in atto, utilizzando le sue piattaforme 100% elettriche, adattandole a tutti i suoi 14 marchi, solo nel corso di quest’anno saranno lanciati 30 nuovi prodotti a zero emissioni. Anche il francese Renault è tra i costruttori che spinge maggiormente sui veicoli green e Luca de Meo, ceo di Renault e presidente dell’Acea sta scuotendo proprio l’Europa chiedendo meno regole e maggiori progetti comuni, per difendersi dalla Cina e dagli Usa, dove vengono dati sussidi  alle aziende. La Renault R5 è la sua prima proposta, in attesa che Stellantis sveli la futura Panda elettrica.

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