Che sarebbe stato un Mondiale anomalo lo si era capito, in fondo non poteva essere altrimenti visto che era organizzato in un paese senza storia calcistica e nel bel mezzo della stagione, con campionati e coppe europee costretti all’interruzione dopo tre mesi giocati in apnea.
Naturale, quindi, che già nella prima settimana ci siano state parecchie sorprese, accompagnate però da altrettante delusioni e qualche conferma. Partendo dalle ultime, Francia e Brasile hanno fatto vedere di avere qualcosa in più delle altre, con i Blues campioni del Mondo in carica che nonostante molte assenze non hanno steccato né l’esordio né la seconda partita, trascinati da un meraviglioso Mbappe e con una squadra che non sembra al momento presentare punti deboli. Accanto c’è il Brasile, icona del calcio fantasioso e divertente, e che non si è smentito, nonostante debba fare a meno già dopo la prima gara del suo giocatore più funambolico e imprevedibile, Neymar. Due favorite su tre stanno confermando le attese, la terza, l’Argentina, sta invece faticando più del previsto. Protagonista della sorpresa più clamorosa fino a questo momento, la sconfitta all’esordio contro l’Arabia Saudita, la squadra si è aggrappata alla classe del suo numero uno, Lionel Messi, decisivo nella vittoria contro il Messico. Un successo che se non fosse arrivato avrebbe messo a serio rischio addirittura la qualificazione agli ottavi di finale.
Un obiettivo per tante altre grandi (al momento bene anche l’Inghilterra), ma non tutte sembrano in grado di farcela. Germania (sconfitta dal Giappone alla prima) e Belgio (superato dal Marocco nella seconda giornata) non carburano, e al momento si meritano la coccarda nera delle grandi delusioni del torneo, visto che da entrambe ci si aspettava ben di più in termini di gioco e risultati. Possono ancora farcela, ma le ultime due partite (Costa Rica-Germania e Croazia-Belgio) saranno decisive, bivio senza appello tra l’andare avanti e il rifare subito le valigie. Le ha già fatte Onana, portiere dell’Inter e del Camerun, escluso dalla sua nazionale per motivi disciplinari e costretto a tornare in Italia in anticipo.
Ci sono poi, un altro grande classico, le squadre che si stanno facendo conoscere dal grande pubblico e che attirano le simpatie di tutti: dal Giappone al Canada, passando per i coloratissimi tifosi di Camerun e Ghana, piccole grandi storie di calcio da raccontare a prescindere dal risultato finale.
E Cristiano Ronaldo? Lui il suo record personale lo ha già battuto, andando a segno in cinque Mondiali consecutivi. Per i malpensanti era quello l’obiettivo principale, anche se adesso che si ritrova senza squadra (prima dell’esordio la notizia della rescissione di contratto con il Manchester United) vorrà mostrare al mondo che lui è ancora un fuoriclasse di prima fascia nonostante la carta di identità faccia pensare al contrario. Segnare il più possibile e regalare lampi di classe, in attesa di una chiamata per accasarsi da un’altra parte prima della ripresa, sempre che qualcuno sia ancora disposto a dargli 30 milioni di euro a stagione…