Dedicato al tema dei diritti umani e alla figura degli ultimi, il Padiglione della Santa Sede ospitato all’interno della Casa di Reclusione femminile della Giudecca ha costituito una straordinaria esperienza condivisa tra artisti e pubblico con la comunità residente
Nell’arco di sette mesi le porte della Casa di Reclusione femminile della Giudecca si sono eccezionalmente aperte a oltre 20.000 visitatori, che per tutto il periodo della 60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia hanno avuto la straordinaria possibilità di visitare il Padiglione della Santa Sede. Organizzato dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione, il Padiglione ha ospitato la mostra Con i miei occhi, promossa dal Commissario del Padiglione, il Cardinale José Tolentino de Mendonça e curata da Chiara Parisi e Bruno Racine, che hanno invitato a partecipare nove artisti di fama internazionale:Maurizio Cattelan, Bintou Dembélé, Simone Fattal, Claire Fontaine, Sonia Gomes, Corita Kent, Marco Perego & Zoe Saldana, Claire Tabouret.
L’eccezionalità del progetto, grazie alla collaborazione del Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, ha visto il coinvolgimento attivo delle residenti della Casa di Reclusione che, supportate dallo staff curatoriale, dalla produzione, dagli educatori e dagli agenti, hanno portato avanti, oltre alle visite guidate, anche una serie di attività laboratoriali che hanno completato la parte espositiva aperta al pubblico.
Le visite al Padiglione, su prenotazione per 100 persone al giorno, sono andate esaurite già dai primi mesi di apertura e sono state condotte dalle detenute-conferenziere, formate appositamente per questo ruolo.
Ho avuto il piacere di visitare il padiglione in luglio. Una senzazione indescrivibile, per il contenuto ed il luogo speciale, bella e commovente. C’è un catalogo che possa farmi rivivere le emozione provate? Naturalmente da poter acquistare. Un saluto alle ospiti del padiglione che sono state bravissime.