Moda

Nov 09 IL SENTIERO DELLE AQUILE

di Cristiana Schieppati

Nel mondo della moda, come nella vita, l’aquila è un simbolo di forza, visione e ambizione. Emblema di libertà e capacità di volare nei cieli più profondi, l’aquila rappresenta quella qualità rara di chi sa puntare in alto senza temere le sfide. Percorrere il “sentiero delle aquile” significa intraprendere un percorso caratterizzato da intraprendenza e originalità, elementi fondamentali per chi vuole emergere e innovare nel settore della moda.

L’aquila ha una visione acuta e un’abilità straordinaria nel focalizzarsi sull’obiettivo, un tratto che si riflette anche nel lavoro dei creativi e degli imprenditori della moda. Per avere successo direttori dei giornali, stilisti, direttori creativi e brand manager devono anticipare tendenze e percepire il futuro, spesso prima che sia evidente al resto del mondo. Questa capacità di “vedere lontano” consente ai leader della moda di catturare lo spirito dei tempi, creando collezioni che risuonano con le esigenze e i desideri delle persone. Come l’aquila, che osserva dall’alto e attacca al momento giusto, nel mondo della moda serve saper attendere e agire in modo strategico e, visto l’ambiente altamente competitivo, occorre avere coraggio e un’inclinazione naturale a distinguersi.

Molti designer e professionisti che seguono il “sentiero delle aquile” devono fare i conti con pressioni e aspettative elevate. Essere un’aquila nel settore significa quindi spingersi oltre i limiti, sforzandosi continuamente nel portare innovazione, anche quando il cammino è rischioso. Ho conosciuto tante aquile e altrettanti squali, ossia persone che per raggiungere certi traguardi sono disposte a tutto. La cosa più terribile sono quelli che ti portano via i contatti e fanno progetti senza nemmeno coinvolgerti o quelli che ti rubano le idee. L’elenco è infinito e con il tempo ho imparato a fregarmene perchè ho pensato che ognuno fa il suo come meglio gli riesce. Tu poi fare una bella borsa modello Chanel, ma l’originale sarà sempre unica.

Tutta questa riflessione mi è venuta a Firenze mentre Chopard e la Fondazione Andrea Bocelli mi presentavano il nuovo progetto per l’educazione dei bambini ricoverati all’Ospedale Meyer. Una piuma indicava il sentiero delle aquile che si addentra nel bellissimo giardino appena inaugurato. Per fare forza ai bambini ricoverati, spesso con malattie che richiedono una degenza molto lunga, non hanno scelto come animale simbolo il Leone, la forza, ma un animale che ci insegna a spiccare il volo, ad affrontare le difficoltà ed è un richiamo anche a rimanere autentici nonostante i sacrifici.

Io in un mondo di iene e leoni mi sento spesso aquila, indipendente e solitaria, un tratto indispensabile per chi ha il coraggio di esprimere una visione unica, di sfidare le convenzioni e di creare qualcosa di personale. La moda non sempre premia chi osa seguire un percorso non convenzionale, chi sceglie di sperimentare e innovare, portando un contributo creativo che può ispirare gli altri. Come l’aquila che vola solitaria, il creativo della moda spesso intraprende un percorso individuale, cercando di creare un’eredità che rappresenti il proprio valore e la propria prospettiva unica. Questa identità si è persa, soffocata da marketing e omologazione.

Pensavo alle seconde linee che erano un modo per avvicinare il cliente al brand senza spaventarlo con prezzi unici, dove spesso il designer si lanciava in collezioni audaci: D&G, Just Cavalli, Versus, Moschino Cheap & Chic, Kenzo Jeans, Armani Jeans e molte altre. Brand come Miu Miu ed Emporio Armani sono sopravvissuti conquistandosi un’identità propria. Miu Miu ( ha raddoppiato le vendite in un anno) era nato da un’idea di Miuccia Prada come spazio per esplorare uno stile più giovanile e sperimentale rispetto a Prada per poi andare a diventare un marchio di tendenza , quello da it-girl, non a caso la classifica di  Lyst  lo mette come brand più amato. Perchè sono sparite queste seconde linee? Un po’ per semplificare l’immagine dei brand di moda e anche per coerenza verso la sostenibilità, ma soprattutto per integrare e rafforzare il marchio che disperdeva il suo valore.

Il problema è che oggi per far comprare non basta il logo, non basta l’influencer o la celebrity che lo indossano e non è nemmeno più una questione di prezzo. Oggi quello che fa vendere è identificarsi in quello stile, in quel modo di essere e di rappresentarsi. Per lo stesso motivo i vip che hanno sostenuto Kamala Harris, da Jlo, Taylor Swift a Beyoncè, hanno ottenuto l’effetto contrario sul voto alle elezioni americane. Il paese soffre una crisi economica e un’inflazione pesante e quindi hanno votato Trump che gli ha promesso un futuro migliore, non si sono quindi identificati nelle belle testimonial della Harris che vivono una vita di successo sotto i riflettori. Dal 1782 l’aquila è l’emblema nazionale degli Stati Uniti, appare su molti simboli ufficiali, dal sigillo presidenziale al dollaro e il suo significato è quello di trasmettere stabilità e forza economica ed è anche icona di potere. Ecco spiegato perchè ha vinto Trump, tra i due quello che maggiormente si avvicinava a questo simbolo.

I manager della moda erano molto tesi da queste elezioni perchè in questo momento il mercato del lusso ha come riferimento solo gli Stati Uniti. Se vi chiedete perchè questo Paese rappresenta l’ultima speranza di molti brand pensate a questo: David e Victoria Beckham hanno appena acquistato una casa da 80 milioni di dollari sulla baia di Biscayne a Miami Beach. L’abitazione di 12.500 metri quadrati comprende nove bagni e 13 vasche, molti marmi e bronzi, un teatro, una piscina e giochi d’acqua, una cucina all’aperto e 124 piedi di banchina per parcheggiare il loro yacht da 20 milioni di dollari. Ora capite che questo tipo di lusso in Europa è difficile da trovare.

Il mio lusso, non avendo il potere d’acquisto dei signori Beckham è il tempo, questa settimana sono davvero finita in apnea: ma quanti comunicati stampa mandate? No perchè tra save the date, invito, remainder, post evento, richiamo del post evento, foto … insomma ogni evento ha almeno 10 mail ( ne manca sempre una, quella del grazie dopo che hai pubblicato…) e mi stanno arrivando anche le vetrine di Natale che, vi ricordo, farò solo sul canale IG. E poi sto preparando per 150 lettori affezionati della newsletter una bella sorpresa ma vi dirò poi…

Ah si … dimenticavo … il CHI E’ CHI Awards FASHION & TASTE ha chiuso i premi del 2024, che finiscono con “gusto” mi viene da dire! Maddalena Fossati con la quale condivido questo progetto è veramente una forza della natura, le invidio la competenza ma soprattutto di essere così amata dagli chef che quando la vedono sono felicissimi. Dovrei provare a dirigere un giornale di cucina, mi divertirei un mondo! Perchè l’ambiente del food rispetto a quello della moda è rilassante, sono tutti carini e gentili e molto umili anche quando sono chef stellati. Andrea Aprea che ha due stelle Michelin è di una simpatia folle e mi ricordo anche Giancarlo Perbellini ( l’unico tre stelle di questa edizione Michelin) che era veramente gentilissimo. Di sicuro le donne nel food sono super considerate rispetto ad altri ambienti, che siano le moglie o le figlie riescono ad avere ruoli importanti. Pensavo alla bellezza e alla solarità della signora Antonella Rana che è arrivata all’evento con un cesto di fiori per me, Maddalena e Glauco Cavaciuti, un gesto gentile in un mondo dove l’educazione è davvero cosa rara.

Tutti sono impazziti per la Galleria di Glauco Cavaciuti che ci ha ospitato per l’evento, per molti una prima volta. Il mercato dell’arte ha preso il posto della moda, è in una fase di espansione nel mondo e finalmente anche nel nostro Paese, fa “bene rifugio” e l’idea è quella di investire i propri soldi in qualcosa che prenderà valore con il tempo ma anche di sentirsi mecenate di qualche artista e poter dire “io avevo capito che c’era del talento”. Rocco Ritchie che non è un attore porno ma il figlio di Madonna e del regista Guy Ritchie ha presentato a Parigi la sua mostra The Tourist, una serie di opere, dipinti e immagini d’archivio dove il giovane artista si interroga sul ruolo della fotografia dei paparazzi, la mostra è stata supportata da Giorgio Armani. L’arte è una risorsa tangibile e durevole e, nei periodi di crisi, diventa un simbolo di stabilità e fiducia per chi investe nel futuro e, come l’aquila, simbolo di libertà, visione e resistenza.

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