Arrivano nuovi incentivi per le auto termiche, funzionali allo svecchiamento del parco auto circolante italiano (il più vecchio in Europa) e alla riduzione delle emissioni: battaglia che vedrà la prima resa dei conti dell’Unione Europea nel 2030 (con il -55% di co2 rispetto al 1990) e la seconda nel 2050, con la neutralità carbonica.
In base alla legge appena approvata, vi sono 250 milioni destinati al sostegno dell’acquisto di vetture con motorizzazione termica di nuova generazione (benzina, diesel, mild hybrid e full hybrid), mentre per le elettriche andranno 120 milioni, fondi che si aggiungono a quelli già previsti dalla legge di Bilancio 2019, che portano il totale a 490 milioni di euro.
Rispetto al 2020, dunque, occhi puntati su quello che cambia davvero, ossia le agevolazioni nella fascia di veicoli da 61 g/km a 135 g/km di c02: prima il limite di emissioni era fissato a 110 grammi al chilometro. A questi acquirenti spetta il bonus di 3.500 euro se rottamano un vecchio veicolo, immatricolato prima del 1° gennaio 2011. Le auto con emissioni tra 61 e 135 g/km devono costare di listino al massimo 40 mila euro al netto dell’Iva, quasi 49 mila euro per un cliente privato.
Per il resto se l’auto in preventivo ha emissioni inferiori da 0 a 20 g/km di Co2, si potrà beneficiare di un bonus massimo di 10.000 euro (6.000 senza rottamazione).
In caso di un modello con emissioni da 21g/km a 60 g/km, il bonus ammonterà a 6.500 euro (3.500 senza rottamazione).
Da segnalare, inoltre, rispetto all’anno precedente, un nuovo protocollo per la costatazione della c02: il ciclo WLTP e non più il NEDC, meno realistico su strada. Significa che alcuni modelli non riusciranno più a restare entro i 60 g/km, scalando alla fascia successiva: vi rientreranno “burocraticamente” solo quelli che, immatricolati nel 2021, sono stati acquistati nel 2020.
Infine, debutta un aiuto alle famiglie poco abbienti (con Isee inferiore a 30mila euro) per l’acquisto o il leasing, entro fine anno, di un’elettrica: si parla di un contributo del 40%. Il prezzo di listino dovrà essere inferiore a 30mila euro (Iva esclusa) e potenza sino a 150 kW. Il tutto fino a esaurimento dei 20 milioni messi a disposizione.