Ogni anno si crea un grande dibattito, in Italia, sui fondi stanziati dal governo per agevolare l’acquisto di auto elettriche, dal momento che,di solito,sono molto bassi. Ciò accade perché i governi italiani seguono la strada della doppia scelta, cioè stanziano fondi sia per le vetture elettriche sia per quelle ibride o addirittura per quelle a benzina, con l’obiettivo di svecchiare il parco auto. Le cose stanno diversamente negli altri paesi, che si focalizzano solo sulle auto elettriche. In Norvegia, per esempio, le Ev sono esenti dall’Iva, dalle tasse di immatricolazione, dal bollo annuale e dai pedaggi stradali; in Francia si prevede un’esenzione al 100% o al 50% delle tasse di immatricolazione per le elettriche e ibride plug-in, inoltre esiste un bonus ecologico che varia in base alle emissioni di Co2 e al prezzo del veicolo. In Germania, infine, gli incentivi sono composti da un contributo statale e uno dei produttori. Per le auto elettriche con prezzo inferiore a 40.000 € netti il contributo totale è di 9.000 euro (6.000 dallo Stato e 3.000 dal produttore). Per quelle con prezzo tra 40.000 e 65.000 € netti, il contributo totale è di 7.500 euro (5.000 dallo Stato e 2.500 dal produttore).