Monica Mosca da 13 anni è alla guida di Gente, il settimanale di attualità e spettacolo che in questi mesi ha rivoluzionato il suo modo di comunicare con i lettori. In questa intervista ci racconta come lo smart working debba essere regolamentato, soprattutto per le donne e di come i personaggi del mondo dello spettacolo si siano prestati volentieri a farsi foto/selfie in casa nella loro intimità durante il periodo di lockdown. La sfida ora è la ripartenza che per il mondo editoriale significa mantenere la tiratura di copie e riportare i clienti pubblicitari.
Come hai vissuto personalmente e lavorativamente in questi mesi?
Venerdì 6 marzo siamo tornati a casa con il nostro computer, incerti sulle decisioni che avrebbe preso il Governo, ma consapevoli che i giornali, considerati beni di prima necessità, avrebbero continuato ad essere operativi. Non eravamo preparati ad un lavoro in smart working, che dovrebbe essere un lavoro fatto a progetto. Il nostro invece è diventato un lavoro a flusso continuo, lavoriamo molto più di prima. Questo è un punto che va considerato, visto che se lavoreremo sempre di più con questa formula bisognerà riorganizzare i modi e i tempi di svolgimento. In teoria questo lavoro fatto da casa dovrebbe offrire una qualità della vita migliore, invece in questi tre mesi è stato il caos, in particolare per le donne che si devono organizzare tra figli, bucato, cucina.
Come hai organizzato il lavoro della redazione?
Dopo un primo momento di choc ci siamo reinventati e voglio dire grazie alla mia redazione che mi ha supportato e con la quale condividiamo diverse chat, arriviamo anche a duemila messaggi al giorno. Siamo costantemente connessi su Microsoft Teams, una piattaforma che ci consente di vederci ed essere in contatto. L’adrenalina iniziale del lockdown ci ha fatto chiudere il primo numero, il secondo lo abbiamo mandato in stampa prima perché c’era lo sciopero dei poligrafici. Sopravvissuti alle prime vicissitudini abbiamo trovato un modo organizzato e preciso di lavorare, grazie a tutta la redazione che è sempre disponibile a recepire le linee guida. Gente è un settimanale di attualità che viene fatto sostanzialmente in quattro giorni e mezzo , cento pagine redazionali che devono essere create da zero ogni mercoledì mattina.
Come avete fatto a fare uscire il primo numero in così poco tempo?
Il primo numero è stato fatto diciamo all’ ” impazzata” ! Era la settimana in cui Fedez e Chiara Ferragni avevano lanciato la prima raccolta fondi per il San Raffaele così d’istinto li abbiamo messi in copertina. Successivamente abbiamo dovuto rivoluzionare il giornale, improvvisamente tutti erano bloccati in casa, non esisteva modo di comprare le fotografie dalle agenzie che erano chiuse, i vip non erano in giro. Così ho pensato che l’unico modo fosse di farsi aprire le porte di casa loro senza entrarvi, convincendoli ad auto fotografarsi. Ringrazio di cuore il primo, Gerry Scotti, che si è fatto immortalare da suo figlio mentre cucinava e cosi è nata la prima copertina in lockdown. Lo voglio ringraziare perché lui è stato il primo a dare il via a questo nuovo modo di fare i servizi, pensa che gli abbiamo anche chiesto di rifare qualche scatto con inquadrature diverse! Il nostro percorso è andato avanti con Gente Famiglia, un supplemento in omaggio ai lettori, una guida pratica che è uscita tutte le settimane. Ci siamo immedesimati nei nostri lettori, anche loro come noi pieni di preoccupazioni e di problemi da gestire e abbiamo affrontato in questo allegato diversi argomenti, ad esempio il pediatra che ci dava consigli per i bambini e su come gestire la situazione, un vip che ci raccontava la sua quarantena, una serie di giochi enigmistici e consigli per intrattenere i ragazzi. Tra i personaggi protagonisti delle nostre copertine in questi mesi Michelle Hunziker con la figlia Aurora, Antonella Clerici, Cristina Marino, compagna di Luca Argentero, Melissa Satta, con il marito Boateng, Elisa Isoardi, Paola Barale – che si è tagliata i capelli da sola – e poi ancora Andrea Bocelli con la sua famiglia , una copertina che ha avuto risonanza internazionale. Con Anna Falchi abbiamo poi inaugurato la guida Gente Ripartire , un modo per farci sentire tutti motivati a ricominciare a vivere la vita con più normalità in cui diamo informazioni pratiche sui protocolli che regolano le varie aperture, ad esempio i parrucchieri o ai ristoranti, oppure cosa fare se l’automobile è rimasta ferma per tre mesi e molto altro. La nuova copertina, in edicola da venerdì 29 maggio, ha protagonista un simbolo dell’Italia, la campionessa Federica Pellegrini, che unisce la bellezza e l’energia della ripartenza.
Come lavorate sul digitale o sui social?
Noi non abbiamo un sito web, ma da febbraio, in occasione del Festival di Sanremo, abbiamo una nostra pagina Instagram @gentesettimanale che da subito è stata molto fortunata. Molti personaggi ci mandano video e carichiamo quotidianamente storie. Ad esempio Nancy Brilli, un’amica, ci ha mandato un video a supporto degli artisti teatrali che sono fermi con il lavoro fino a fine anno. Tutti i giornalisti che lavorano con me si sono prestati a fare dei video quotidiani che durante il lockdown avevano l’hashtag #iorestoacasa, facevano vedere la loro vita in quarantena. Da qualche giorno invece postiamo filmati #ioripartodaqui con la nuova fase che stiamo vivendo. Noi ci mettiamo la faccia, ci tengo a dirlo, Gente è fatta dai miei giornalisti, che sono speciali.
Credi che in qualche modo questo periodo abbia valorizzato questa professione?
Premesso che penso che fare il giornalista sia uno dei lavori più belli che si possano fare e soprattutto l’unico che so fare io, dico sempre ai miei collaboratori “abbiate l’orgoglio di appartenere a questa testata e di fare questa professione”. La fortuna di poter essere di servizio alle persone, essere empatici con i propri lettori è una grande responsabilità e in un momento di emergenza è chiaro che chi ha più potere deve rispondere. E quindi occorre darsi da fare, bisogna avere delle idee editoriali che coinvolgano il pubblico e metterci cuore e testa.
Il giornale cartaceo ha ripreso il suo fascino?
Con molta soddisfazione abbiamo recentemente comunicato un incremento delle vendite del 16% rispetto a marzo dello scorso anno. Per noi paradossalmente è stato un periodo fortunato, ma la quarantena ha premiato tutti i giornali perché le persone sono tornate a leggere. Ci troviamo davanti ad una grande sfida, non dobbiamo sprecare questa opportunità ed essere in grado di mantenere questi benefici. I giornali che vivono di pubblicità oggi hanno dei problemi drammatici, quindi attenzione a dire che i giornali hanno approfittato di questa pandemia. La strada è lunghissima e impervia, dobbiamo cercare tutti di mantenere le copie e riuscire a recuperare al più presto i clienti pubblicitari. La sfida è questa, credere nella ripartenza e far tornare gli inserzionisti.
Quali mercati si stanno riprendendo più velocemente?
Il mercato dell’arredo e del mobile è in ripresa e anche quello della bellezza, quindi per i femminili è un segnale incoraggiante. La grande attesa è su moda e auto. Grande allerta quindi.
Un messaggio ai tuoi lettori
Ogni settimana faccio un video su Instagram per presentare il giornale in cui dico che bisogna avere molta speranza, perché certamente ne usciremo, ma anche molta prudenza. Chi non rispetta le regole danneggia tutti. Sono convinta che comunque ci debba essere allegria, sogno e leggerezza, aspetti che noi cerchiamo di offrire con il nostro giornale, perché la vita deve continuare. Prudenza quindi in modo da uscire da questa situazione storicamente epocale, ma facciamoci anche un sorriso perché la vita è bella.