Alessandro Benetton è cresciuto e vive nel Nordest d’Italia, vicino a Treviso. Un legame forte con il territorio che in questo periodo di lockdown si è ulteriormente rafforzato. Sportivo, curioso e generoso è un imprenditore con una visione per il nostro Paese e per la bellezza. Sposato con Deborah Compagnoni da cui ha avuto tre figli, oggi oltre ad essere fondatore di 21 Investimenti (oggi 21 Invest) è anche Presidente della Fondazione Cortina 2021. Per lui i social sono l’occasione di condividere interessi personali e professionali con chi desidera interagire con lui e sul suo profilo Instagram si racconta quotidianamente con i suoi followers dal salotto di casa. In questa intervista ci racconta il suo amore per l’Italia e di come occorre fare squadra per la ripresa del nostro Paese, partendo dai giovani.
Il legame con il territorio quanto ha influito in questo periodo di lockdown ?
Le persone sono sempre state incuriosite dalla mia scelta di continuare a vivere nella provincia in cui sono nato, nonostante i miei numerosi periodi all’estero nelle grandi città per motivi di studio o di lavoro. Io mi sento di appartenere a questo paese, i legami che ho con il territorio hanno sempre beneficiato nella mia vita e durante questo lockdown mi sono sentito fortunato per aver fatto questa scelta. Ho leggermente rallentato la mia quotidianità e dedicato ancora più tempo ai miei figli.
Crede che siano stati fatti dei provvedimenti corretti da parte del Governo e di Zaia?
Sono d’accordo sulle modalità in cui è stato messo in sicurezza il nostro Paese e la nostra regione. Ho agito di riflesso nella mia società la 21 Invest e nelle società in cui abbiamo investito, pensando da prima alla salute delle persone che avevano a che fare con l’azienda e poi mettendo in sicurezza la parte finanziaria ed economica. Ho fatto lo stesso sul fronte di Fondazione Cortina 2021, accettando la cancellazione delle finali di Coppa del Mondo di marzo per la salute di atleti, ospiti ed organizzatori. Ora è invece il momento di non lasciare sole le nostre imprese, iniziando a pianificare la piena ripresa delle attività del nostro Paese con nuove modalità che possano tornare a valorizzare il saper fare italiano.
E’ molto presente sui social dove offre anche consigli pratici di life coaching, che rapporto ha con i tuoi followers?
Mi piace interagire con i miei followers ed è il motivo principale per cui ho scelto di utilizzare i social ed i video per comunicare, mi permettono di non avere nessuna intermediazione ed avere uno scambio diretto e costruttivo. Molti sono studenti o giovani imprenditori che mi scrivono per consigli sul loro futuro e per me che ho sempre creduto nei giovani come motore dell’innovazione è davvero una fonte di motivazione. Non manco nel rispondere anche a qualche critica, anche se spesso mi rendo conto che derivano da una veloce analisi di chi sono o di quello che faccio. Racconto della mia attività, la 21 Invest avviata a 28 anni e delle mie sfide personali che mi hanno portato ad essere l’imprenditore d’oggi, e mi ritrovo così ad avere una community che cresce di giorno in giorno.
Cortina 2021 : cosa pensa cambierà con questa emergenza Covid 19?
Siamo chiaramente di fronte ad uno scenario del tutto nuovo, è difficile oggi fare previsioni. Ci stiamo organizzando per affrontare ogni tipo di situazione, Fondazione Cortina 2021 continua a lavorare, a predisporre quello che ci auguriamo sia il primo e più grande appuntamento mondiale post Covid-19.
Come si è informato in questo periodo? Tv, social, web
Ho cercato di centellinare le fonti di informazione attraverso i principali quotidiani online nazionali ed internazionali, ponendo particolare attenzione alle riflessioni di alcuni dei miei scrittori preferiti come Alessandro Baricco e Yuval Noah Harari. Mi rendo conto che il mondo del digitale è una risorsa d’informazione vastissima, ma in questo periodo ho percepito anche il rischio di un’overdose d’informazione con una conseguente visione confusionaria, e talvolta distorta, della realtà.
Un messaggio a chi ci legge
E’ fondamentale non rendere vano il periodo ed i sacrifici che stiamo vivendo e soprattutto non minimizzare sui tanti anziani che abbiamo perso a causa di questa pandemia. Ecco, vorrei che l’adattamento a questa nuova normalità non ci facesse dimenticare troppo in fretta ciò che è accaduto in questi mesi.