Riproponiamo l’intervista a Massimo Cantini Parrini realizzata il 22 maggio 2020. Oggi il costumista è stato candidato all’Oscar per il film Pinocchio.
Massimo Cantini Parrini è un pluripremiato costumista italiano, l’unico ad aver vinto quattro David di Donatello in soli cinque anni. L’ultimo pochi giorni fa, questa volta per il film Pinocchio di Matteo Garrone, regista con cui aveva già vinto l’EFA, l’Oscar Europeo come miglior costumista per Dogman . Fiorentino di nascita, ha formato il suo talento come allievo del premio Oscar Gabriella Pascucci, lavorano in oltre cinquanta produzioni internazionali. Con questa intervista ci apre le porte al suo mondo fatto di arte, costumi, cultura e bellezza. Ed a questo proposito ci regala un messaggio di libertà, proprio oggi che finalmente usciamo da un periodo di confinamento.
Come hai vissuto in questo periodo?
E’ stato per tutti un periodo molto duro, abbiamo avuto davanti a noi un tunnel senza uscita ed ancora oggi la fine ci sembra nebulosa, deve prendere forma. Personalmente ne ho approfittato per portare a termine tutto quello che con i ritmi serrati del mio lavoro, non sono mai riuscito a finire. Avendo molti interessi non mi sono mai annoiato, ho fatto letteralmente delle “scorpacciate” di film, ho disegnato, ho studiato e letto tutto quello che per anni avevo accantonato perché non avevo modo di approfondire.
Professionalmente quali lavori sono rimasti sospesi e quali progetti sei riuscito a portare avanti?
Da casa e’ stato molto difficile portare avanti i lavori che erano in produzione, purtroppo il nostro mestiere e’ fatto sul campo e lo smart working in questo caso non e’ stato d’aiuto. Sono comunque riuscito con grande soddisfazione a non sospendere la preparazione di un progetto a cui tengo moltissimo e che mi sta appassionando, sia per la bellezza della sceneggiatura che per il tema affrontato.
Cosa pensi di come si è svolta la cerimonia dei David di Donatello di quest’anno? Credi che si possa comunque creare emozione ed empatia anche attraverso il video a distanza?
Credo molto nella forza del video e della tv, se usata bene e’ uno strumento meraviglioso. Nel caso dei David di Donatello credo che non sia stato facile portare avanti una trasmissione senza ospiti e senza le emozioni dal vivo dei vincitori che sono una delle garanzie di spettacolarità della cerimonia. Tuttavia penso che sia stato raggiunto l’obbiettivo con un risultato eccellente e che tutto sia andato per il meglio.
Cosa hai provato a ricevere il premio per il film Pinocchio di Matteo Garrone?
E’ stata una cerimonia diversa, molto più intima, perché vissuta da casa con una modalità nuova in un momento dove siamo tutti più sensibili. Per me, candidato per il film ” Pinocchio” l’emozione, seppure a distanza, è stata incontrollabile. Durante le altre edizioni che si sono svolte in teatro davanti al pubblico ero volutamente più calmo ma questa volta, da casa mia ho dato libero sfogo ad ansie ed emozioni che in televisione è meglio non fare uscire.
Con il tuo lavoro sei un ambasciatore del Made in Italy nel mondo. Pensi di poter aiutare il nostro paese a rialzarsi da questa grave crisi?
Sono i centinaia di medici e infermieri a meritarsi una medaglia per quello che hanno fatto in questi mesi per tutti noi. Non sono io purtroppo che devo aiutare il Paese ma e’ il Paese che deve supportarci, mettendoci in condizione di fare il nostro lavoro al meglio e in sicurezza. Spero in una viva ripresa per tutti. Il cinema aiuta a sognare e crea cultura, ma non e’ una panacea contro un virus.
Un grande regista ti chiama e ti chiede di realizzare gli abiti per un film sul Covid 19. Che costumi realizzeresti? Che colori?
Domanda molto difficile, sicuramente quello che abbiamo visto supera ogni fantasia, ma sicuramente realizzerei tutto rosso per creare empatia assoluta con il tema affrontato.
Forse a metà giugno apriranno i cinema, pensi che le persone andranno a vedere film? Tu quale vedrai?
Spero che la voglia di cinema sia talmente alta e che ci sia molta affluenza, sempre rispettando le dovute precauzioni ed i protocolli che verranno imposti. Ci sono moltissimi film italiani che purtroppo non hanno avuto visibilità’ e spero che si possano vedere tutti al più presto. Io andrò sicuramente in sala a vedere “Favolacce”, per il quale ho fatto i costumi, il nuovo film dei Fratelli D’Innocenzo, registi giovanissimi e geniali.
Aiuti del Governo al mondo dello spettacolo e del cinema, cosa pensi si debba fare?
Deve uscire un protocollo che spero riesca a mettere in sicurezza ogni set e tutte le persone che ci lavoreranno così da poter riprendere al più presto il lavoro di tanti film che sono rimasti in sospeso. Spero che questa situazione non crei ulteriore disoccupazione. Innegabile che debba arrivare anche un aiuto economico.
Un tuo messaggio di bellezza a chi ci legge
La bellezza si crea anche dove non c’è, se esiste la purezza. La bellezza e la bruttezza sono concetti molto astratti per quanto mi riguarda, io credo che esista il giusto e lo sbagliato. Bellezza e bruttezza sono soggettivi. L’essere umano rincorre un ideale che non esiste e che oggi purtroppo e’ solo una pura distorsione della realtà’. Il mio messaggio di bellezza e’ quello di vivere con libertà’ assoluta ogni momento della nostra vita.