Intimissimi rinnova anno dopo anno il proprio impegno verso una sostenibilità a 360 gradi, e lo fa attraverso politiche aziendali green e progetti di sostegno e sensibilizzazione su tematiche ambientali.
Quest’anno per la prima volta il brand veronese sceglie una partnership con Humana People to People Italia, l’organizzazione di cooperazione internazionale impegnata nella realizzazione di progetti nel Sud del mondo, finanziati anche attraverso la raccolta e la valorizzazione, attraverso la vendita, degli indumenti usati. Sono oltre 5.600, infatti, i contenitori stradali per la raccolta abiti che l’organizzazione ha sul territorio nazionale.
Humana Italia appartiene alla Federazione Humana People to People, presente in 45 Paesi, che non solo provvede allo sviluppo economico e sociale di popolazioni bisognose, ma investe nel women empowerment – altro tema molto caro al brand – e nel sostegno concreto di un’economia circolare, cruciale per diminuire l’impatto dei rifiuti sul nostro pianeta.
Dal 1 marzo al 31 maggio, gli iscritti alla loyalty card MyIntimissimi, potranno recarsi presso i punti vendita e portare capi vecchi o inutilizzati di lingerie, nightwear e maglieria di qualunque brand essi siano; ogni cinque indumenti donati, il cliente potrà usufruire di un voucher dal valore di 5 euro da spendere in negozio per l’acquisto successivo.
Intimissimi – oltre alla raccolta d’indumenti da rimettere in circolo evitandone lo spreco – finanzierà il progetto di Humana “La Forza delle Donne Quilombola”. La comunità al centro del progetto è composta da 50 donne Quilombola dello stato di Bahia, in Brasile, regione in cui il 75% degli abitanti vivono in condizioni di estrema povertà.
Sono soprattutto le donne a lottare ogni giorno contro la scarsità di cibo disponibile nell’area e la mancanza di informazioni per poter avviare delle piccole attività generatrici di reddito. Humana e Intimissimi hanno deciso di aiutare queste donne attraverso la creazione di piccole cooperative agricole per migliorare il loro accesso al cibo e la stabilità economica per le loro famiglie e la comunità tutta, in modo che a beneficiarne indirettamente siano più di mille persone in totale.