Alle spalle delle dimissioni di Louis Carey Camilleri da amministratore delegato della Ferrari, vi sono concrete ragioni di salute. Camilleri è stato colpito dal Covid, ricoverato in terapia intensiva a New York per diverse settimane, in condizioni gravi. Ora il suo stato di salute è migliorato, si trova in fase di recupero e, proprio dopo questa dura esperienza, ha deciso di abbandonare tutte le sue cariche, sia in Ferrari che in Philip Morris, di cui era presidente. Era venuto anche a conoscenza che era partita una ricerca per trovare il suo sostituto o forse era semplicemente stanco, lui uomo di finanza, di fare la comparsa in una società che ha disperatamente bisogno di trovare un punto di riferimento operativo,in grado di mettere le mani negli ingranaggi. John Elkann ha assunto le deleghe ad interim, oggi al Cavallino Rampante serve un leader ad ampio spettro, la Ferrari, prima di essere una squadra di Formula 1 (sono più di 40 anni che non era relegata al sesto posto nella classifica costruttori, posizione che condizionerà gli apporti dei premi, stimata in circa 60 milioni di euro, che dovranno essere coperti o da un maggior apporto degli sponsor o degli azionisti) è un’industria automobilistica, con un marchio che rappresenta l’eccellenza di quel mondo. Basta proclami e annunci di nuovi modelli che, in pratica, hanno ritardi di consegna di anni, la Roma, modello sportivo, di tipo Gran Turismo, a oggi, non è ancora arrivata ai clienti che l’hanno ordinata. In passato, alla fine degli anni 90, contemporaneamente al ciclo vincente, il budget annuale della squadra era di circa 240 miliardi di lire di cui il 60% proveniva dalla vendita delle auto Gran Turismo, ora, al contrario, tra i bonus e i premi garantiti dagli sponsor, la squadra di Formula 1 è autonoma a fronte di un budget 2020, di 380 milioni di euro. Fortunatamente, dal 2021, con l’introduzione del budget cup non potranno essere spesi più di 145 milioni, questa potrebbe essere una parziale boccata di ossigeno per i bilanci della squadra. Un manager carismatico, italiano – la Ferrari è made in Italy – questa deve essere la scelta del futuro condottiero, un’indagine effettuata da Rmc Motori, su 6mila tifosi, rivela che il 91% vuole il ritorno di Luca Cordero di Montezemolo, praticamene un plebiscito. Alcuni hanno preso in considerazione Toto Wolf, questa soluzione potrebbe essere una mossa solo per toglierlo al concorrente Mercedes.