JW Anderson ha presentato la sua collezione uomo A/I 2020 a Parigi – nel 4° arrondissement – presso Lafayette Anticipations. La location, che tradizionalmente ospita mostre di arte contemporanea, è stata valorizzata da un set up creato ad hoc per lo show, che alternava una fila di sedute in bianco e nero sulle quale sono stati posizionati dei manichini. Ogni manichino indossava delle maschere/ritratto del poeta francese Arthur Rimbaud, delle riproduzioni di una serie di scatti firmati da David Wojnarowicz ed intitolati Arthur Rimbaud a New York. In questa celebre serie, l’artista aveva ritratto una serie di persone che indossavano questa maschera in diverse località di NY. Ciascun manichino indossava, inoltre, anche dei maglioni in feltro neri, bianchi o rossi che riproducevano l’immagine di un altro lavoro di David Wojnarowicz Untitled (Burning House) andato in vendita immediatamente dopo la sfilata per supportare VisualAIDS – un’organizzazione di arte contemporanea, fondata nel 1988, con lo scopo di sostenere gli artisti HIV + e di non abbassare mai la guardia promuovendo la prevenzione. JW Anderson, con lo show AI 20, ha deciso di collaborare con entusiasmo con P·P·O·W e con Estate of David Wojnarowicz per promuovere la raccolta di fondi in favore di Visual AIDS.
Nel backstage al termine della sfilata Jonathan Anderson, Founder&Creative Director di JW Anderson, ha detto a proposito di David Wojnarowicz, “I suoi lavori mi hanno sempre influenzato profondamente. Poteva essere molto dark ma manteneva sempre un certo ottimismo. Faceva critica politica ma mai fine a se stessa. La politica, semplicemente, ispirava la sua creatività.”
Il brand per il suo Autunno Inverno 2020/2021 ha presentato un totale di 35 look, inclusi cappotti in lana double face decorati da pesanti catene d’oro, un chiaro rimando alle passate stagioni firmate JW Anderson. Sciarpe e coat imbottiti ed oversize, stampati con caleidoscopici motivi cachemire che esaltano le diagonali. L’uso dello sbieco e dei pannelli sono i temi ricorrenti che riportano ai codici di JW Anderson, perché come sottolinea Jonathan Anderson stesso, “Non bisogna avere mai paura di ribadire, esaltandolo, il DNA del marchio.”