JW ANDERSON presenta la collezione donna per la Primavera/Estate 2021 sotto forma di show in a box, andando a consolidare e rivisitare il mezzo già sperimentato per le collezioni uomo e resort21. Avvolta in carta di giornale, questa passerella sui generis si presenta come un libro rilegato mediante viti e realizzato con diversi tipi di carta, album fotografici e fogli colorati, dove prendono vita le fotografie dei look in vari formati. L’esperienza si apre con una citazione di Oscar Wilde, che indica la direzione da seguire: The secret of life is in art, il segreto della vita è nell’arte. La chiave d’accesso è uno strumento alquanto estemporaneo: una moneta in ottone. La moneta serve a svitare la chiusura, per poi poter smontare e decostruire il volume. I fori sui fogli di carta sono fatti per essere strappati, le pieghe per essere aperte. Coinvolto in un dialogo performativo a tu per tu con l’opera d’arte, il fruitore è invitato ad allestire letteralmente il contenuto per creare una propria installazione, da ruotare, mescolare, stratificare, disporre sul pavimento o appendere alla parete. Al termine dello spettacolo, non resta che ricomporre il libro in un nuovo ordine e riavvitarlo.
Lungi dal voler essere un’evocazione di ciò che non è possibile, questo show in a box esplora piuttosto un nuovo modo di interagire e provare emozioni, possibile solo in questo momento storico.
La collezione
La collezione donna P/E 2021 è un omaggio al lato più frivolo, decorativo e poetico, per non dire sognatore e liberatorio, della moda. L’esplosione di leggerezza, sia metaforica che reale, è incorniciata da quel classico senso di compostezza ed eleganza che è diventato il marchio di fabbrica di JW Anderson. La collezione si muove, si insinua e oscilla tra la l’irriducibile definizione e la precisione marziale delle alte uniformi e i morbidi drappeggi e le avvolgenti simmetrie di abiti languidi, attingendo a un mix di varie suggestioni estetiche che si scontrano in un tutto armonico. La donna è una collezionista che porta enormi orecchini-giocattolo sospesi ai lobi.
Netto e fluido, solido ed evanescente, seducente e compassato dialogano in un continuo gioco di contrapposizioni e consonanze. I cappotti militari doppio petto sono un trionfo di tasche a toppa. Lo stesso senso di misurata esagerazione si ritrova anche nei colletti a punta oversize dei cappotti con cintura, nei volant sporgenti delle impeccabili giacche da smoking o nel voluminoso colletto alla marinara del blazer/caban doppio petto. Sui pantaloni palazzo cropped spuntano degli spiazzanti tasconi cargo.
Le finiture non si risparmiano: ricami su top lunghi in seta, jacquard variopinti, gioielli che diventano parte integrante dei capi, volumi regolabili su tuniche e camicie arricciate, top e cinture con piercing. Asimmetrie, nodi e increspature conferiscono ulteriore dinamismo ai volumi, in una sinfonia di linee dritte e curve. Gli orli a fazzoletto e i pannelli fluttuanti trasmettono un senso di incompiutezza e movimento in continuo divenire. La ricerca di orpelli e frivolezza fa emergere superfici e texture: il contrappunto di opaco e lucido, jacquard floreali, un’apoteosi di motivi plissettati. L’effetto complessivo è un misto di rigore e slancio, due elementi essenziali del linguaggio espressivo e performativo dell’abbigliamento.