La moda cammina sulle crepe del presente, avanzando con passo deciso in un mondo che si frantuma sotto il peso della crisi. L’immagine di questa cover è un manifesto potente del nostro tempo: il Duomo di Milano, simbolo di storia e tradizione, si staglia su un paesaggio post-apocalittico, mentre una donna – icona di resilienza e stile – sfila con sicurezza tra le rovine. Il glamour non è mai stato così cupo, così necessario, così rivoluzionario.
Viviamo un’era di incertezze economiche, di cambiamenti climatici e di instabilità sociale. La moda, spesso accusata di superficialità, si rivela invece uno specchio fedele della società, capace di tradurre il caos in estetica, la paura in innovazione. Oggi il lusso si mescola alla decadenza, il romantico al cyberpunk, il classico alla distopia.
Eppure, tra le macerie, c’è speranza. La moda non è solo apparenza, è un atto di resistenza. Ogni abito è una dichiarazione di intenti, un modo per dire: “Siamo ancora qui.” E se il mondo che conoscevamo sta cambiando per sempre, sarà il nostro stile a dettare le regole della nuova era.