“Il legame con l’Italia e il nostro gruppo nasce nel 1974 – racconta Andrea Crespi, presidente di Hyundai Italia – quando Ju-Yung Chung il fondatore e chairmain dell’azienda, sino ad allora poco pratica in fatto di ideazione e produzione di automobili, contattò un giovanissimo designer torinese, Giorgetto Giugiaro, per affidargli la progettazione del primo modello da costruire, in serie, in Corea”. Quel concept che si chiamava Pony, venne esposto al Salone dell’Auto di Torino anche in versione coupé e segnò il debutto di Hyundai nel mercato internazionale. “La strada dell’industria automobilistica coreana – spiega Crespi- fu aperta, tanto da conquistare una forte leadership, tessendo una tela che ha aiutato il Paese a diventare, alla fine del 20° secolo, una importante potenza economica”. La sfida era stata lanciata e nel 2022, sempre a Seoul, ripartì quello scambio interculturale con Giorgetto e Fabrizio Giugiaro che influenzò le linee delle ultime vetture, proponendo lo stile e il fascino di un prodotto di eccellenza, un percorso da cui è dipeso il viaggio verso le zero emissioni dove le forme hanno un ruolo importante tanto che Hyundai ha creato la divisione Global Design dedicata, oltre ai veicoli full electric, anche ai diversi aspetti della futura mobilità. Con l’Italia i rapporti rimangono privilegiati, la Casa madre continua ad acquistare da fornitori nazionali, la componentistica in primo luogo. Hyundai acquistò nel 1998 la casa sudcoreana Kia, divenute un gruppo che si è ritagliato un posto di grande eccellenza nel panorama globale, tanto da essersi piazzato, sul podio dei costruttori, al terzo posto, dietro a Toyota e Volkswagen. Nella sola Europa, lo scorso anno, ha venduto circa 850mila veicoli leggeri, di cui 420mila Hyundai e, nel mondo, ne ha consegnati circa 4milioni (insieme i due brand hanno sfiorato, globalmente, 7milioni di unità). Hyundai ha potenziato la sua crescita nel settore dei suv con Tucson e Kona, lanciata recentemente, grazie alla piattaforma E-GMP, mirando all’elettrificazione in tempi veloci.“ Oggi possiamo dire – è sempre Crespi a parlare – che copriamo tutti i segmenti più importanti con l’elettrificazione, in particolare delle city car, cresciute, in totale, del 26% e del settore dei suv, aggiungendo le versioni ibride, facciamo molto meglio del mercato, circa il 10% in più di differenza.” Un anno positivo il 2023, si possono iniziare a fare i bilanci, Crespi sorride soddisfatto “49mila unità consegnate in Italia, l’identica crescita del mercato, aumentato del 20% e registriamo una quota del 3%. In questo momento in Hyundai, sia nella gamma che nell’offerta che viene fatta ai consumatori, sono sempre approfondite tutte le alimentazioni con basse emissioni e bassi consumi, puntiamo tantissimo sul full hybrid, ma l’obbiettivo rimane quello di arrivare ad emissioni zero attraverso questa transizione con prodotti, di tutti i segmenti, a rifornimento elettrico”.