Comunque andrà a finire, ricorderemo questo campionato come il più intenso e incerto degli ultimi anni. Abituati alle nove stagioni di dominio bianconero e reduci dalla cavalcata interista in quello scorso, avere tre squadre in piena corsa per il titolo rappresenta una novità assoluta (per ritrovare una situazione simile dobbiamo tornare al 2010 e al 2011). Milan (67 punti), Napoli (66) e Inter (63, ma con una partita in meno) si giocheranno lo scudetto fino all’ultima giornata, in un finale di campionato intenso e carico di tensione.
Perché se siamo arrivati a questo punto è anche perché nessuna ha avuto la forza di strappare, di prendere il largo sulle altre lanciandosi in fuga. Tra inciampi e scivoloni imprevisti, sembra che facciano a gara a non vincere, rendendo la lotta ancora più incerta. Si guarda il calendario e si fanno i calcoli, salvo poi essere puntualmente smentiti dal campo.
Prediamo l’ultima giornata: il Napoli andava a Bergamo in emergenza, l’Inter in difficoltà era attesa allo Stadium dalla Juventus in netta ripresa e in caso di sconfitta avrebbe rischiato di essere risucchiata nel gruppo delle inseguitrici a beneficio proprio dei bianconeri, che sognavano di tornare in corsa con il clamoroso sorpasso. Ma ci ha pensato il campo a smentire i pronostici, con il Napoli che è andato a vincere d’autorità a Bergamo e l’Inter che ha sbancato Torino 10 anni dopo Stramaccioni (prima squadra in assoluto a vincere per due volte allo Stadium).
Doveva essere un turno favorevole al Milan, in campo a San Siro contro il Bologna conoscendo i risultati delle altre: ma nel campionato più strano degli ultimi anni ecco arrivare uno 0-0 che ha ricompattato il gruppo, ennesima occasione persa dai rossoneri incapaci di vincere nonostante la spinta dei 70 mila di San Siro, finalmente riaperto al 100% della capienza.
E così ecco tre squadre vicine in classifica e alle prese con situazioni diverse: proprio il Milan è quello che ne è uscito peggio, a differenza del Napoli (in questo momento la squadra che sta meglio, carica nel morale e in ottima condizione fisica) e dell’Inter, che già dalla prossima gara dovrà dimostrare che la vittoria di Torino non è stata casuale e che il momento difficile è definitivamente alle spalle.
Resta un campionato bellissimo nella sua imperfezione, in cui ciò che sembra non è mai ciò che è davvero, tra pronostici puntualmente ribaltati e una totale mancanza di certezze, quello che rende difficile immaginarsi il finale. Ancora tutto da scrivere e da vivere, in cui ogni partita peserà sempre di più, in cui ogni errore verrà pagato sempre più caro. Perché sarà una questione di dettagli, con Milan, Napoli e Inter lassù, pronte a giocarsi lo scudetto in uno scenario mai visto prima.