È di Trunk Studio per Molino Pasini il cortometraggio, che racconta la cucina consolatoria e terapeutica, un racconto audio e video condiviso, una narrazione che ha coinvolto l’Italia intera e ha dato l’occasione a chiunque di raccontarsi dalla dimensione intima e domestica della propria cucina. Tutti guidati da un fil rouge, la farina, e condensati in 5 minuti di montaggio serrato e poetico, che permette in pochissimi frame di fotografare il momento e di restituire la potenza di una nazione che – ai fornelli – ha ritrovato la sua identità.
Trasformare la reclusione in sentimento, vivere la quarantena senza ansie, modificare i propri comportamenti per farli diventare benessere. È quello che stanno provando a fare tutti, cercando di vivere questo momento complesso senza farsi sopraffare ma anzi rendendolo un’occasione di riscatto, di novità. Costruire una nuova routine quotidiana, e cercare di essere diversi, in un tempo che pare sempre uguale.Quanto si potrà reggere nell’incertezza?
Si regge se c’è la cucina. Se c’è la famiglia, la casa, il conforto delle cose buone che accendono il ricordo. La cucina del ricordo, quella che permette di ritrovare i momenti più piacevoli della vita di famiglia e di relazione, e le ricette che rassicurano, per la loro innata capacità di tranquillizzare. Infilare le mani in un impasto di acqua e farina è terapeutico. La calma assoluta che restituisce quel gesto fa capire che è possibile farcela. Che quella sensazione di casa, di serenità, di abbandono a qualcosa di buono può bastare per accompagnare fuori da questo evento incontrollabile. Succederà, e sarà presto. E si avrà sempre la cucina a scaldare l’anima e il cuore.
