“Le sfide che dobbiamo affrontare sono molte – lo afferma al Corriere il presidente della Mercedes-Benz Italia, Marc Langenbrinck – ma noi di Mercedes-Benz siamo pronti, a partire dalla propulsione elettrica, confermando tutti i motori termici”. Il manager è arrivato nel nostro Paese, nel giugno scorso, direttamente dalla filiale svizzera, dove, per cinque anni aveva occupato sempre il ruolo di ceo. La casa di Stoccarda ha annunciato da poco, risultati finanziari decisamente solidi, con un fatturato salito, nel 2023, a 153,2 miliardi di euro ed un utile attestato a 19,7 miliardi. Basi che consentono di guardare positivamente al futuro, pur in tempi difficili, la società è sempre attiva nel preparare nuove piattaforme che daranno vita ad ulteriori prodotti, difendendo intatta la sua storia salda su vetture considerate, da sempre, in ogni segmento, premium. “Il fascino è determinante in un’era che pare voglia dare un’immagine fredda ed anonima alle automobili – sottolinea ancora Marc – ma le macchine non sono tutte uguali. Le nostre continuano ad avere un’attrazione particolare, anche quando percorrono, in tutta la loro potenza, un’autostrada o scorrono, più lentamente nel traffico convulso di una città. Con il silenzio di un propulsore elettrico pare che si spostino come una vela, sanno fluttuare in ogni condizione, possono affrontare turbolenze o mare piatto”. Langenbrinck, sin dal primo momento della sua installazione nella sede romana, ha incoraggiato tutta la squadra ad affrontare qualsiasi opportunità, cercando di mettere in luce il valore di ogni persona “l’evoluzione ha bisogno di tempo, è giusto condividere i nostri obiettivi, permettendo ai clienti di proiettarsi nel futuro, solo nella seconda metà del decennio si vedrà circolare il 50% delle vetture a zero emissioni. Servono vere soluzioni prese dalla politica e dalle singole amministrazioni, un dialogo che impegni tutti i player, la cooperazione aiuta nelle fasi di trasformazione, i mercati non possono svilupparsi con i dubbi”. Marc ha già avviato un processo di cambiamento nei confronti della rete italiana “che non è uno stravolgimento o una messa in competizione – precisa – ho modificato il ruolo e la strategia delle concessionarie che in alcuni casi ormai sono agenti diretti della casa automobilistica, intermediari con minori rischi di impresa, un’ulteriore garanzia per il cliente, poiché siamo noi, casa madre, a rispondere direttamente a loro. Un passaggio necessario anche per assicurare un prezzo trasparente, in grado di adattarsi alle dinamiche del mercato, formalizzato e supportato da Mercedes, da nord a sud dell’Italia, isole comprese, una pratica commerciale che assicura il consumatore, conservando sempre l’eccellenza del marchio”. I suoi occhi trasmettono la sua ferma fiducia nell’automobile quando racconta un suo pensiero che contempla la diffusione delle city car elettriche come “l’unica vera alternativa alla sostituzione del trasporto pubblico, permette di avere, in un contesto urbano, il completo controllo della propria vita, a bordo di un’auto”.