Dopo il Requiem di Verdi in Duomo e la Sinfonia n°9 di Beethoven a riaprire le porte del Piermarini con la direzione del M° Riccardo Chailly, dal 15 settembre è La traviata ad aprire il cartellone operistico d’autunno in forma di concerto con una dedica particolare del M° Zubin Mehta. “Sono ben consapevole – scrive il Maestro – di quanto siano stati terribili i momenti che tutti a Milano e alla Scala hanno passato negli ultimi mesi e sono molto felice che i miei colleghi abbiano il coraggio e la forza di riaprire questo grande Teatro per permettere a tutti di tornare ad ascoltare musica meravigliosa. In questa difficile situazione auguro al nuovo Sovrintendente Dominique Meyer tutto il meglio e tanto successo”.
All’attesa per la direzione del Maestro Mehta si aggiunge il prestigio di un cast di prim’ordine, a cominciare dalla protagonista, Marina Rebeka, che è oggi tra le voci di soprano più richieste dai teatri di tutto il modo: ha cantato la parte di Violetta tra l’altro alla Wiener Staatsoper, al Metropolitan di New York e all’Opéra di Parigi prima di interpretarla alla Scala, dove aveva debuttato nel 2009 come Contessa di Folleville nel Viaggio a Reims nel 2009, nelle riprese dello spettacolo di Lilana Cavani dirette da Myung-Whun Chung nel 2019. Tra i prossimi impegni spicca la parte di Desdemona nell’Otello diretto da Zubin Mehta all’Opera di Firenze. Accanto a lei Alfredo è Atalla Ayan, che alla Scala è stato Nemorino con la direzione di Fabio Luisi nel 2015, e che è tra i più apprezzati interpreti della parte nei teatro di tutto il mondo: nei primi mesi del 2021 è n cartellone al Metropolitan di New York, alla Staatsoper di Amburgo e alla Semperoper di Dresda. Nella stagione della ripartenza scaligera non poteva mancare Leo Nucci, che è stato tra i volti e le voci più identificative degli ultimi decenni di storia scaligera: come Germont lo ricordiamo nel 2007 con Lorin Maazel, nel 2017 con Nello Santi e nel 2019 con Myung-Whun Chung.
Dal debutto nel 1962, il Maestro Mehta, che è considerato tra i più autorevoli interpreti verdiani del nostro tempo, ha diretto solo tre opere di Verdi alla Scala: Il trovatore nel 1978, Jérusalem per l’anno verdiano nel 2001 con i complessi della Wiener Staatsoper e Aida nel 2015, oltre alla Messa da Requiem nel 2016. Tanto maggiore è l’interesse per la sua lettura de La traviata, opera che ha diretto in numerose occasioni e inciso nel 1993 con i complessi del Maggio Fiorentino, Kiri Te Kanawa e Alfredo Kraus.
Zubin Mehta tornerà sul podio scaligero per due concerti per la Stagione Sinfonica: il 29 e 30 settembre e il 1 ottobre dirigerà i Vier letzte Lieder e Ein Heldenleben di Richard Strauss, soprano Camilla Nylund; il 14, 16 e 17 ottobre sui leggii tornerà la Sinfonia n°3 di Gustav Mahler con il contralto Daniela Sindram, il Coro Femminile del Teratro alla Scala e il Coro di voci bianche dell’Accademia.
Gli abiti di Marina Rebeka, interprete di Violetta, e di Chiara Isotton, interprete di Flora, sono stati appositamente creati da Dolce&Gabbana che confermano così la loro passione per il mondo dell’opera e il loro legame con il Teatro.