“What inspires you?” è la domanda che ci pone la collezione Calcaterra Fall-Winter 2020/21, che abbandona l’inutile per concentrarsi sull’essenziale, in un minimalismo che ricorda Il Silenzio di Cage.
John Cage, compositore e teorico musicale statunitense, che nel 1952 compone 4’33”, sostanzialmente un’opera teatrale più che musicale dato che consiste nel non suonare lo strumento
Il suono del proprio corpo, i suoni dell’ambiente circostante, i rumori interni ed esterni alla sala da concerto, il mormorio del pubblico se ci si trova in un teatro, il fruscio degli alberi se si è in aperta campagna, il rumore delle auto in mezzo al traffico. Cage vuole condurre all’ascolto dell’ambiente in cui si vive, all’ascolto del mondo.
Cosi anche per Calcaterra che riesce a focalizzare l’attenzione sui capi della nuova collezione: volumi, lunghezze e tessuti puri e preziosi si muovono come note mute ridisegnando la visione di uno stile che dosa echi di semplicità provenienti da epoche diverse. La collezione esalta elementi “scartati”, con accostamenti improbabili: bomber anni ’80 indossati con il denim di inizio ’90, capispalla intarsiati con geometrie anni ’20 si sovrappongono a linee più maschili e rigorose.
Una collezione antologica che supera storia e contemporaneità riportando al centro la funzione del vestire, spogliata di ogni sua sovrastruttura: gli elementi primordiali apparentemente storicizzati diventano gli unici protagonisti della collezione.
L’assenza di dettagli rumorosi lascia spazio alla poetica del ricordo, in cui ogni singolo capo sembra avere una storia da raccontare, evocando luoghi e spazi inattesi.