CNMI dà un nuovo impulso al proprio impegno a lungo termine per la radicale trasformazione ed evoluzione verso la sostenibilità della filiera della moda con la pubblicazione del documento “LE BUONE PRASSI DI FABBRICAZIONE – LINEE GUIDA SULL’USO DEI PRODOTTI CHIMICI NELLE FILIERE PRODUTTIVE DELLA MODA”.
Queste nuove Linee Guida, che seguono quelle già pubblicate negli anni precedenti sull’utilizzo delle sostanze chimiche nei prodotti e nei processi produttivi, hanno lo scopo di aiutare le aziende a implementare criteri e controlli che permettano di realizzare prodotti di qualità, conformi ai requisiti di sostenibilità più avanzati.
Infatti, per realizzare un articolo nel pieno rispetto dell’ambiente e della collettività, non è sufficiente conoscere i parametri chimici da rispettare sull’articolo e quelli inerenti le miscele chimiche utilizzabili ma, nelle fasi produttive lungo la filiera, occorre agire secondo buone prassi di fabbricazione che minimizzino i rischi ambientali e sociali.
Per questa ragione, un’attenzione particolare viene riservata alla fase di confezionamento, sia nelle sue variabili creative e tecniche che influenzano il consumo di energia e di risorse, sia nella decisiva funzione di dare origine al prodotto finito, contribuendo a determinarne qualità e durabilità.
Forte della propria visione pionieristica, ufficializzata nel 2012 con la pubblicazione del Manifesto per la Sostenibilità, con il quale l’Associazione gettava le basi per la definizione di un approccio italiano al tema della sostenibilità nel nostro sistema moda, CNMI presenta oggi un nuovo documento unico nel suo genere, a servizio dell’industria del settore patrocinato dal Ministero della Transizione Ecologica.
Frutto dell’impegno della Commissione Chemicals di CNMI, composta dai rappresentanti di alcuni dei marchi italiani più prestigiosi, GIORGIO ARMANI, GUCCI, PRADA, VALENTINO e VERSACE, la pubblicazione delle “Le buone prassi di fabbricazione – Linee Guida sull’uso dei prodotti chimici nelle filiere produttive della moda” è stata possibile grazie alla collaborazione con ASSOCIAZIONE TESSILE E SALUTE, SMI-SISTEMA MODA ITALIA, FEDERCHIMICA, UNIC-UNIONE NAZIONALE INDUSTRIA CONCIARIA e QUANTIS ITALY, nonché grazie al prezioso contributo di YKK ITALIA S.P.A. e CIMAC – CENTRO ITALIANO MATERIALI DI APPLICAZIONE CALZATURIERA. Il documento si chiude con un cenno all’economia circolare, un tema su cui CNMI sta aprendo un nuovo percorso, con l’avvio di un gruppo di lavoro dedicato.