È conosciuto in tutto il mondo come “l’uomo invisibile”, per la sua straordinaria capacità di fondersi e confondersi nell’ambiente circostante grazie a un accurato body painting, per poi essere immortalato dalla macchina fotografica. Liu Bolin torna in Italia dopo il grande successo della mostra “Hiding in Florence”, lo scorso settembre a Palazzo Vecchio, con due nuovi progetti presentati da Galleria Gaburro, project gallery che rappresenta l’artista cinese dal 2008.
MILANO
11 – 12 Marzo 2024, dalle 10.30 alle 19
Martedì 12 Marzo alle ore 19 scatto finale
Libreria Hoepli, via Ulrico Hoepli 5
La collaborazione tra Galleria Gaburro e Libreria Hoepli vedrà Liu Bolin protagonista di una performance in cui l’artista dialogherà, tramite il suo corpo, con gli spazi della storica libreria, tra le più grandi in Italia e in Europa con oltre 200.000 libri disponibili. La presenza di Bolin in Libreria Hoepli – storico polo culturale della città di Milano con i suoi cinque piani siti nell’edificio progettato da Luigi Figini e Gino Pollini, e commissionato dagli editori Gianni e Ulrico Hoepli – promette di offrire ai visitatori un’esperienza coinvolgente, che unisce in questa straordinaria occasione il mondo dell’arte e quello dell’editoria.
Sarà possibile assistere alla performance artistica al terzo piano, nel settore dedicato all’arte, nelle giornate di lunedì 11 e martedì 12 marzo dalle ore 10.30 alle ore 19.00. Lo scatto finale si terrà nella giornata di martedì 12 marzo, entro le ore 19.
ROVERETO
Dal 16 Marzo al 30 Giugno 2024
Museo di Scienze e Archeologia di Rovereto, Borgo Santa Caterina 41
La mostra racconta il fenomeno biologico del mimetismo attraverso cui gli organismi assumono forme e colori simili a quelli dell’ambiente circostante o di altri esseri viventi. Un’evoluzione biologica mirata alla sopravvivenza, che Liu Bolin trasforma in un potente strumento di espressione artistica presentando 7 grandi opere provenienti dalla Galleria Gaburro di Milano che si intrecciano con la narrazione delle sale della mostra. I lavori fanno parte della serie Target, che indaga il soggetto dei migranti, e di Hiding in the city, serie che porta alla riscoperta di luoghi dall’alto valore sociale come il porto di Catania.