Moda

Nov 20 LUISA SPAGNOLI: NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE

di Cristiana Schieppati

Disse Alice: «Per quanto tempo è per sempre?” e il Bianconiglio rispose : «A volte, solo un secondo”. Questa era la fiaba di “Alice nel paese delle meraviglie” ma, in un’altra storia, un coniglio ha reso protagonista una donna nella moda per sempre. Parliamo di Luisa Spagnoli , donna visionaria che ha anticipato di mezzo secolo l’evoluzione della presenza femminile nel lavoro. Oltre a sedere in Consiglio di amministrazione, creare un asilo per le dipendenti e guidare l’auto ha colto per prima il potenziale dell’angora. Inventando un filato di qualità, elegante nelle linee ed armonico nelle colorazioni, ha aperto la strada ad un importante settore della manifattura italiana, di cui non esistevano precedenti né modelli di riferimento. Una storia iniziata nel 1928 proprio con la lavorazione della lana di coniglio d’Angora a Perugia, un’eredità che oggi viene portata avanti da Nicoletta Spagnoli affiancata dal figlio Nicola Barbarani che, a quasi un secolo di distanza, mantiene intatti quegli ideali creati dalla fondatrice ma rinnovati con una creatività moderna e linee adatte alle donne contemporanee, anche al tocco stilistico di Viviana Volpicella. Borse, bijou, foulard, guanti, stole, occhiali da sole e perfino un profumo oggi completano i look con finiture sartoriali realizzati nell’azienda da mani che ben conoscono l’arte del saper fare sartoria italiana. Nell’head quarter in Umbria, dove è possibile far visita anche ad una piccola esposizione permanente che racconta la storia di questo brand, le lavoratrici donne rappresentano circa il 90% dei dipendenti che trovano un ambiente lavorativo che si adegua alle loro esigenze. Oltre al rafforzamento e allo sviluppo del canale retail, sia in Italia con 150 boutique monomarca che all’estero con 50 monomarca e quasi 130 multibrand, Nicoletta Spagnoli continua a portare avanti dei progetti concreti ” Oggi la moda finalmente si è lasciata alle spalle la provocazione e si è tornati al buon gusto. Io cerco di unire capi classici come la nostra mantella che è un successo di vendite, a capi di tendenza, come le paillettes che saranno le protagoniste di queste feste. Mi piacerebbe anche una collezione di make up, chissà…”. Ricchezza e capitale umano, una gentilezza industriale che ha chiuso il 2022 con 113 milioni di ricavi.

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