Il mercato dell’usato è divenuto il vero supporto alla crisi che sta attraversando l’automobile, i clienti si rivolgono a modelli a benzina o diesel, sempre meno presenti nei cataloghi dei produttori, con prezzi più accessibili, rispetto al nuovo, ma aumentati quasi del 20%. L’acquisto di una macchina sta subendo numerose perturbazioni, dovute ai tempi di consegna ritardati, all’incertezza del costo del gasolio che ha superato quello della benzina, all’attesa di aiuti governativi, alla confusione che si avverte quando non si sa ancora con precisione se e quando la mobilità sarà solo elettrica. Una situazione che ha generato una tensione forte sui veicoli usati, dove pare non esistano alcune regole. Il marketplace europeo Carvago.com, con oltre 700mila auto a disposizione, ha lanciato, per questo, una nuova piattaforma di aste on line che cambia completamente il modo di vendere le auto usate. Il cliente offre, da casa, il proprio veicolo all’asta virtuale e dopo tre giorni riceve informazioni sull’offerta più alta. “L’acquisto di veicoli usati oggi è un servizio confuso – ha sottolineato Antonio Gentile, country manager di Carvago.com – senza regole e procedure chiare. Operando in quasi tutti i paesi europei siamo in grado di proporre le auto dei privati a più di duemila concessionari in Europa occidentale e centrale”. I risultati sono stati immediati, nel Regno Unito, il secondo mercato automobilistico d’Europa, dopo la Germania, si sono vendute circa 1.600.000 vetture nuove, quando negli undici mesi, nei trenta paesi UE, più Regno Unito e Efta, si sono superate 10.200.000 immatricolazioni di auto di seconda mano che avrebbero potuto essere ancora superiori se non vi fosse scarsità di occasioni recenti, conseguenza della crisi produttiva che l’industria sta vivendo negli ultimi tre anni. Le aziende hanno quasi prosciugato le loro scorte di auto usate, devono, inoltre, rifornire le società di noleggio che preferiscono estendere il loro contratto di leasing in attesa di nuovi modelli. Bmw, Mercedes-Benz, Audi e Volkswagen sono i marchi più richiesti, subito dopo si posizionano i giapponesi con Toyota, Mazda e Honda, Dacia Sandero e Duster si rivendono a prezzi alti, Peugeot, in Francia, occupa le prime tre posizioni ma Alfa Romeo rimane comunque tra i brand più popolari in tutto il Continente. In Italia, la Fiat Panda continua a dominare il podio seguita dalla Fiat 500, dalla Renault Clio e sorprende che il 20% dei nostri connazionali richieda motori ibridi e elettrici e, forse per non arrendersi a sogni di gioventù mai soddisfatti, ricercano delle cabriolet. In questo panorama si comprendono le ragioni per cui Stellantis, Volkswagen, Renault, Mercedes, Bmw hanno deciso di evolvere la loro rete di vendita che passerà dallo stato di concessionari a quello di agenti, consentendo in questo modo ai costruttori di abbassare i costi di distribuzione di almeno il 40%, entro il 2030, di controllare direttamente il prezzo di vendita e gli sconti. Questa inedito orientamento avrà valore solamente se tutti seguiranno identiche direttive.