La preoccupazione per l’attuale carenza di semiconduttori nasce dal fatto che le case costruttrici delegano parte della produzione dei loro chip allo stesso player: il taiwanese Tsmc, produttore di wafer di silicio per tutti i settori, dall’automotive alla telefonia mobile, compresi i data center e i giochi. Lo scorso anno si è verificato un collo di bottiglia: dopo un forte calo della domanda di semiconduttori dovuto al fermo della produzione in diversi stabilimenti, Tsmc si è trovato con il portafoglio ordini improvvisamente saturato.L’industria automobilistica soffre la carenza di microcontrollori, quel piccolo componente utilizzato ovunque nelle vetture, per azionare tutti i sensori. Tsmc ne produce dal 65 al 70%. La situazione attuale è destinata a durare, il picco della carenza avverrà alla fine di marzo. Le case non saranno in grado di evadere la totalità degli ordini nel secondo trimestre, la normalità avverrà non prima delle fine dell’anno. Questo significa che le auto che non possono essere prodotte in questo momento non arriveranno sul mercato fino all’inizio del 2022.
