“MARYLING University, finding the new you”: un manifesto e insieme una dichiarazione di intenti quella racchiusa nella SS24 di MARYLING che ha sfilato mercoledì 20 settembre nella location di Palazzina Appiani, a Milano.
Una riflessione sui momenti di trasformazione della vita, racchiudendo le esperienze che derivano dall’avventurarsi nell’ignoto, dalla curiosità e dalla libertà di esplorare.È proprio la personale esplorazione dell’esistenza portata avanti dagli artisti contemporanei che si è fatta chiave di lettura dell’ispirazione del brand, che fa leva tanto su icone pop come Britney Spears che su protagonisti del milieu artistico – Michael Landy, Tracey Emin, Magdalena Abakanowicz – capaci di rileggere le proprie vite con un filtro personale ad alto tasso di spettacolarità.
E con l’ausilio, naturalmente, di scultura e pittura, fotografia e ricamo, ma anche distruzione e fermo immagine di istanti vissuti e ricreati. È qui che il percorso del singolo artista, la sua visione giocosa e nostalgica insieme, il coté emotivo mai slegato dalla pratica ha creato un archetipo dell’esperienza universitaria, in cui c’è posto tanto per la reinvenzione di sé che per la nostalgia del passato.
Ideale punto di partenza è stato Break Down, l’opera -performance che ha portato alla ribalta Michael Landy, incentrata sulla distruzione di tutti i suoi beni in un’ideale indagine sulle reali necessità di ognuno, a cui si sono rifatti i look chiave della proposta di MARYLING. L’audacia dell’artista è stata incanalata nell’ardimentoso collage di stampe che caratterizza la collezione, oltre a suggerire quell’idea di cura e di rispetto per sé tipica della donna MARYLING il cui guardaroba riflette la sua identità.
Sono state le inaspettate combinazioni di colori tra il grigio elefante, il giallo narciso e l’indaco, accesi da accenti al neon, a essere incorniciati da tonalità più scure e dal classico bianco e nero.Strisce ispirate alla cravatta sono state applicate, come stampe, sugli orli mentre texture organiche di maglia caratterizzate da diamanti geek chic e chevron hanno utilizzato cachemire, mohair e lana come base.
E ancora il tocco vintage della collezione ha continuato nella seta stampata, la georgette e il raso, dai colori vivaci che omaggiano il tempo passato e la novità stessa insita nel nuovo.