Poly Global Advisory è una società di consulenza internazionale di moda che opera principalmente con brand cinesi. Sono stati loro infatti a portare sulle passerelle il brand cinese Annakiki durante la Milano Fashion Week. Abbiamo chiesto al titolare Meng Ji di raccontarci come ha portato avanti i suoi progetti in questo periodo e di come, per primi, hanno affrontato questa crisi epidemica con i loro clienti.
In Italia è iniziata la fase 2…. Quali aspettative ?
Dobbiamo essere ancora molto cauti sulla fase 2, capisco che il Governo stia spingendo per riaprire, ma penso che non dovremmo sottovalutare i rischi che comporta il Covid-19. Penso che molti professionisti del settore moda vogliano ricominciare a lavorare al più presto, in particolare le imprese manufatturiere, ma suggerirei di prendersela comoda e vedere come andranno le cose nelle prossime 2-3 settimane, solo allora decidere di riaprire completamente.
Come avete lavorato con i vostri clienti?
In questo momento stiamo ancora lavorando da casa con tutti i nostri clienti. Anche se le attività quotidiane dell’ufficio stampa sono state interrotte, abbiamo spostato la nostra attenzione su altri aspetti. Siamo in contatto quotidiano con tutti i nostri brand, non solo per supportarli in questo difficile periodo, ma anche per aiutarli a preparare i piani per un imminente recupero dalla pandemia
Quali notizie utili sull’organizzazione del lavoro in Cina che possiamo intraprendere anche noi?
Devo dire che sia il Governo che il popolo cinese hanno fatto un buon lavoro nella gestione della pandemia e ora, con una fase di riapertura lenta, a ogni ufficio, fabbrica, negozio sono state fornite istruzioni dettagliate e standard su come procedere per evitare il ritorno del Covid-19. Credo che, come sta facendo l’Italia, allontanamento sociale, mascherine, guanti ed evitare le aree affollate siano le regole comuni per la riapertura in una fase 2 ed ora dipende solo ed esclusivamente da come la popolazione reagirà. Se tutti faranno come viene richiesto non dovrebbero esserci problemi
Come agenzia come vi siete organizzati?
Credo che la nostra agenzia la stia prendendo con più cautela di altri visto che eravamo già ben preparati a questo scenario; tutti i dipendenti sono ancora in smart working anche se abbiamo comunicato a stylist e redattori la nostra disponibilità a fissare appuntamenti in caso di necessità. Il nostro team è sempre disponibile ad aprire lo showroom ma per il resto intendo mantenere il nostro piano di lavoro per altre 3-4 settimane e vedere come andrà la situazione generale. Personalmente non sono così ottimista riguardo a un’apertura cosi “spinta”, mi preoccupa una seconda ondata di infezioni che potrebbe essere anche peggiore e potrebbe costare di più al paese e all’economia
Avete sedi in tutto il mondo come gestite i rapporti non potendo viaggiare?
Attualmente abbiamo uffici a Milano, Los Angeles e Pechino, anche se ora è vietato viaggiare nella maggior parte dei paesi dell’UE e negli Stati Uniti, abbiamo a disposizione molti mezzi a supporto della nostra comunicazione e del lavoro quotidiano. Utilizziamo internamente gli stessi strumenti che normalmente usiamo per comunicare con i clienti come telefonate e videoconferenze, a parte gli spostamenti e i contatti fisici che sono stati limitati, per il resto non ci sono stati molti cambiamenti in termini di coordinamento dei nostri uffici.