Per avere un motore, ad alte prestazioni, è necessario un sistema di raffreddamento efficace che le prime vetture, dopo l’invenzione dell’automobile da parte di Carl Benz, non possedevano fino al 1886. Il liquido di raffreddamento riscaldato dal calore emanato dal motore evaporava e il rabbocco era parte integrante dell’esperienza di guida. Il 20 settembre 1900, 120 anni fa, Wilhelm Maybach decise di accettare la sfida, brevettando il radiatore con celle a nido d’ape come “dispositivo per il raffreddamento e la condensazione con il principio del flusso trasversale”. Tanti tubi, posizionati uno accanto all’altro (la cui forma ricorda un nido d’ape), in un’auto in movimento vengono attraversati dal vento di marcia , raffreddano efficacemente il liquido, riscaldato dalla combustione del motore, facendolo passare attraverso una rete di piccoli tubi, raggruppati nel radiatore. Il sistema, progettato successivamente come radiatore verticale sporgente, ha debuttato nel 1900 su una Mercedes 35 Ps, trasformandosi negli anni in un elemento distintivo del design del marchio. Un’alveare su cui continua a brillare una Stella.