Moncler apre il suo secondo flagship milanese nella Galleria Vittorio Emanuele II, rafforzando così il proprio legame con la città. La boutique, situata in uno storico edificio all’interno della più antica galleria commerciale italiana da sempre simbolo di aggregazione e incontro, diventa un luogo dove la community Moncler può immergersi totalmente nello spirito del brand.
Un omaggio alla città meneghina, che ospita la sede dell’azienda e che negli anni ’80, con i Paninari ha visto i piumini Moncler diventare sinonimo di un periodo.
Gli interni della boutique – disposta su una superficie complessiva di 630 metri quadrati – sono stati progettati dallo storico partner di Moncler, lo studio di architettura Gilles & Boissier. Grande attenzione è stata dedicata alla conservazione e al restauro degli elementi decorativi del palazzo: i soffitti in stucco e le decorazioni in foglia d’oro sono state riportate allo splendore originale per valorizzare e rispettare ulteriormente il legame con un luogo intriso di storia e poesia.
Il nuovo flagship vuole essere un punto di incontro dove l’esperienza si fa immersiva coinvolgendo tutti i sensi incluso il gusto: all’interno della boutique il primo Candy Corner di Moncler propone un’esposizione esclusiva dei dolci e delle creazioni di Stratta, storica pasticceria e confetteria artigianale di Torino.
Il luminoso spazio disposto su due piani ospita le ultime collezioni Moncler Uomo, Donna ed Enfant, lo skiwear, simbolo di high performance e stile, di Moncler Grenoble e tutte le ultime collaborazioni di Moncler Genius. Dedicate aree private al secondo piano sono state pensate per offrire ulteriore privacy e comfort.
Ricercati stucchi classici e decorazioni in legno, mobili raffinati e arredi preziosi conferiscono carattere e unicità agli ambienti alternandosi alle superfici in marmo e vetro, alle grafiche monocromatiche e alle scale in metallo nero. Una particolare installazione creata dal celebre studio Humans since 1982 collega i due piani del flagship divenendo fulcro visivo dello spazio, al confine tra orologio analogico all’avanguardia e opera d’arte cinetica.