La storia di Pennelli Cinghiale è la storia di una grande parte dell’Italia: basta citare il suo nome perché dal faldone della memoria di ognuno esca immediatamente la scheda del “Grande Pennello”. Ed è proprio da questo affetto spontaneo per il brand che è nata l’idea di creare all’interno dello stabilimento un vero e proprio Museo, una Galleria del tempo capace di collegare il glorioso e pionieristico passato dell’azienda mantovana ai successi sempre più internazionali del presente e alle nuove sfide del futuro. E, come da tradizione, Pennelli Cinghiale rompe gli schemi, chiamando uno degli street artist più eclettici e di maggior successo sulla scena italiana e internazionale, DutyGorn, a disegnarlo.
“È stato un vero e proprio colpo di fulmine l’incontro tra noi e DutyGorn” commenta Eleonora Calavalle, CEO e nipote del fondatore, il Commendator Alfredo Boldrini. “La sua continua ricerca, sperimentazione artistica e straordinaria intuizione di creare vere e proprie opere d’arte, anche a partire da uno strumento di utilizzo comune come il pennello ci ha affascinato. L’attenzione che è insita in noi dalla fondazione, nel lontano 1945, alla bellezza, all’arte e alla qualità non poteva trovare un ambassador migliore. Il connubio di storia e visioni futuristiche è parte integrante del nostro dna”.