Si scrive “Paradis” ma si pronuncia “paradì” alla francese perché il fondatore è lo chef parigino Alain Cirelli, però è un inno all’Italia tutta e alla Versilia in particolare – con quel tocco di chic discret del parigino. Paradis Pietrasanta Hotel e le sue strutture diffuse rappresentano una proposta di accoglienza inedita e completa, un sistema di accoglienza, di ristorazione e produzione agricola e idealmente poliedrica. È la perfetta crasi tra resort di alta qualità, la grande cucina italiana e francese, la filosofia del bio e del bien-vivre che segue un’ispirazione franco-italiana edonista, colta, inclusiva, gentile ed accogliente.
Hotel e azienda agricola sono connubio ideale di avanguardia, cura degli ospiti e attenzione all’ambiente anche grazie alla costruzione di un progetto sostenibile a lungo, che dà valore al territorio e alle sue maestranze. Un progetto capace di diventare vero e proprio modello / manifesto dell’ospitalità nuova, tracciando vie inedite per il godimento dell’arte, della cultura, della natura e delle culture.
È Alain Cirelli l’artefice di Paradis e del suo micro-sistema: chef tra Paris e Firenze, Alain ha ideato all’inizio degli anni 2000 uno dei primi laboratori di cucina, aperto a tutti e frequentato da artisti, grandi giornalisti, opinion leader e…da tutti quelli che ne avevano il desiderio!
La visione di Alain, innamorato della Versilia e della Toscana, domiciliato a Capriglia da oltre un decennio, è quella di un luogo fatto per sognare, per farsi ispirare o per oziare, per godere delle cose belle e buone della vita, prendendo consapevolezza contemporaneamente dell’importanza dell’arte e della buona cucina assieme alla necessità di imbastire un progetto virtuoso e sostenibile.
Paradis Pietrasanta Hotel è situation nel centro storico di Pietrasanta e affaccia su Piazza Crispi: nasce all’interno delle antiche mura di cinta della città in una struttura che era già vocata all’accoglienza. Alain Cirelli e il suo team di architetti ed artisti ha voluto preservare e ridare vita alle linee dell’edificio storico, mantenendone le caratteristiche e la storia: così rinasce il torrione, la scala principale assieme a molti dettagli architettonici.
Il duo franco-italiano Alain Cirelli e Jonni Bertolaccini ha voluto una cucina autentica e delicata, dove vengono utilizzati esclusivamente materie prime locali e stagionali. Frutta e verdura sono coltivate in agricoltura biologica dal team di agricoltori dell’eco-azienda Paradis Agricole, situata a pochi chilometri nell’entroterra. La lista dei vini, frutto di anni di ricerche e di conoscenze personali, privilegia i vitigni toscani.
Cuore del palazzo, il ristorante è allestito nella vecchia sala d’armi e restituisce l’atmosfera originale di una gipsoteca con i suoi ampi scafali lignei di esposizione dove sono posti i calchi in gesso di decine di statue antiche. Davanti al Ristorante, l’atmosfera magica del giardino progettato da Jean Mus, dove si può cenare a lume di candela nelle serate estive tra alberi da frutto, fontane e stagni. Ideale comunicazione tra ristorante e giardino e all’interno del bastione medievale, è il salon de musique, allestito in una speciale stanza storica a pianta circolare, con piano a coda a disposizione degli ospiti.
Un piccolo ristorante e un cocktail bar sono anche disponibili tutto il giorno nel lounge bar che si affaccia su Piazza Crispi, a metà tra le chic parigino e lo spirito elegante di Pietrasanta.