Cosa significa inclusività? Secondo Pence 1979 è dare a chiunque la libertà di partecipare: non conta chi tu sia o da dove venga, ciò che conta è lo stile che sei capace di trasmettere. Eleganza informale raccontata attraverso tessuti, stampe e ricami.
Dal 1979 ad oggi il brand veneto ha attuato molti cambiamenti, evolvendo collezione dopo collezione e non stancandosi mai di affrontare i nuovi trend, tenendo però sempre invariata la passione per la materia prima e la voglia di sperimentare su di essa trattamenti speciali. Una qualità che pur mutando non scende a compromessi, che investe costantemente nella ricerca e nello sviluppo per rendere ogni capo un pezzo unico capace di raccontare una storia. Ed è attraverso questi presupposti che Pence 1979 celebra le diversità, senza barriere né distinzioni, coniugando passione, curiosità e sperimentazione.
L’inclusività è un concetto cardine della filosofia aziendale, grazie anche a campagne fotografiche capaci di cogliere l’animo “free label”. Brand dalla vocazione genderless, gioca con le uguaglianze di genere, creando proposte che esulano dagli standard e dalle convenzioni: “Ho sempre amato la moda maschile e mi è sempre piaciuto indossare capi da uomo” racconta Dora Zecchin, direttore creativo di Pence 1979 – “ma nel tempo mi sono appassionata anche alla moda femminile […]”.
Sfuggire alle etichette e rifiutare le categorizzazioni, così il marchio gioca con la fluidità di genere, con capi d’abbigliamento e accessori che non rispettano un’identità precisa, spingendo il proprio pubblico a riflettere sulla libertà di espressione attraverso un modo consapevole di vestire, lontano dalle influenze della società e da status symbol ormai datati, grazie a capi boyfriend fit per lei e camice con foulard integrati al posto di una formale cravatta per lui.