L’heritage francese incontra la ricerca sostenibile dando vita al modello Lyon, una sneaker a basso impatto ambientale che utilizza materiali animal-free, riciclati e bio-based.
L’idea – e il nome – di questo progetto si ispirano al quartiere di Lione La Confluence, ex zona dismessa della città e protagonista, negli ultimi anni, di un imponente progetto di riqualificazione urbana nell’ottica di un’idea di sviluppo sostenibile. In pochi anni, questo arrondissement si è trasformato in nuovo concetto urbano che racchiude progetti e architetture ecosostenibili curati e realizzati dai più importanti architetti del mondo.
È con questo spirito rivolto a un modello di urbanistica democratica e a una nuova concezione di vita urbana responsabile ed eco-friendly, che Philippe Model Paris si dedica al progetto Lyon e lo fa attraverso l’utilizzo di materiali derivati da sostanze naturali come ecopelle in fibre di mais, cotone organico e poliestere ricliclato.
Il modello, pulito nello stile, richiama le influenze architettoniche del quartiere lionese nell’attenzione alla sostenibilità e nelle tonalità cromatiche basate su tinte neutre ed essenziali. Una base Antique White su cui si giocano dettagli rossi, neri, bianchi o ton sur ton.
Due sono le versioni presentate della sneaker Lyon. Una con tomaia e collar della fodera realizzati in bioskin (un’alternativa alla pelle con un contenuto del 60% di bio-based ricavato dagli scarti della lavorazione del grano). La linguetta e il collar della tomaia sono in rebotilia, un tessuto 100% poliestere derivato dalle bottiglie riciclate e la cui produzione garantisce una riduzione nelle emissioni di CO2 del 75%.
La seconda versione è caratterizzata da isole in cotone certificato gots – un cotone bio che richiede un’utilizzo inferiore del 90% di acqua rispetto a un cotone tradizionale.
Per entrambe la suola è in rerubber – un materiale che contiene il 10% di gomma riciclata dagli scarti di produzione – e la soletta in recycled foam, ovvero una tecnologia che unisce il 98% di schiuma ricavata dagli scarti di produzione con il 2% di collante a base d’acqua.
Con il suo basso impatto ambientale, il modello Lyon si fa portatore di un progetto nuovo per il brand che strizza l’occhio al pianeta con il claim “j’aime ma planet”, inciso nel retro del bavero della scarpa.