Il titolo di questo editoriale me l’ha suggerito la top model Chiara Scelsi con la quale ho pranzato recentemente. Mentre le raccontavo un aneddoto un po’ delicato riguardante il mio lavoro lei ha esordito con “piccoli brividi” ed ho pensato che sarebbe diventato il titolo perfetto per raccontare quello che sta succedendo, dal Papa all’alta moda.
Ma partiamo dal Papa. Non avevo ancora commentato la foto di Papa Francesco con in mano Vanity Fair. L’ha portato Michela Murgia durante l’incontro tra il Pontefice e una delegazione di artisti provenienti da tutto il mondo, il numero era infatti firmato dalla scrittrice che ha raccontato con una bellissima intervista di Simone Marchetti la sua malattia, la sua vita e il suo ruolo attivo per diffondere un concetto di famiglia queer. Un’immagine rivoluzionaria soprattutto perchè fa strano vedere il Santo Padre con in mano qualcosa di diverso da una Bibbia o un Vangelo, l’unica carta stampata che gli ho visto tenere tra le mani. Si sa che tra la Chiesa e il mondo LGBT i canali di comunicazione non sono molti, non è strano che sia stato proprio Vanity Fair (Italia) ad aprire quel canale.
A Parigi è tutto un gran fermento, anzi … una rivoluzione. Se mettiamo anche la moda tra le tematiche sociali allora si che sta per partire una vera e propria trasformazione. Mentre per strada si consumano gli scontri per la morte del 17enne Nahel, ucciso da un poliziotto a Nanterre, nei quartieri del lusso blindati si consuma l’ultimo atto della Couture. Non ci eravamo ancora ripresi dallo show di Pharrell Williams sul Pont Neuf per il suo debutto come designer uomo per Louis Vuitton che Giorgio Armani lancia la sua perla riportata da tutti i quotidiani italiani. Le parole dello stilista arrivano in occasione della sfilata della linea Giorgio Armani Privé ” Inizio a non riconoscermi più in questa città. Io mi sono sempre collocato in una Parigi più glamour, e ora non mi ci ritrovo più. Mi chiedo se non sia il momento di cambiare. Forse meglio rimanere a Milano”, confida a Serena Tibaldi sulle pagine de La Repubblica. Quel che è certo è che i brand del lusso iniziano a fare una Haute Couture che ha il sapore del prêt-à–porter che, per distinguersi dal fast fashion, si è elevato di un’ etichetta, nel senso che sono state eliminate quasi tutte le seconde linee e quindi anche una camicia bianca, come quella indossata da Kaia Gerber con un paio di jeans per la sfilata di Valentino “Un Château” Haute Couture Fall/Winter 2023-24 è autorizzata a sfilare nell’alta moda (Ferrè docet). Cosi come le modelle di Chanel che “escono il cane” in sfilata come se con un capo che costa come una vacanza alle Maldive tu potessi portare il cane fuori e magari raccogliere anche nel prezioso sacchettino le sue deiezioni…. “merde!” direbbero nella Ville Lumiere per usare un francesismo (rido e penso a quando porto fuori io la mia Cookie, elegantissimo labrador color chocolate, che tira come un toro…).
Che poi lo sapete che a Roma l’Alta Moda ha chiuso i battenti? Io l’ho scoperto dalla mia amica Ida Galati con il suo FashionFlash perchè da Altaroma un comunicato non mi è mica arrivato … Sembra che la società sia entrata in liquidazione subito dopo l’edizione invernale e che Comune di Roma, Regione Lazio e Camera di Commercio non abbiano trovato un accordo “rapido” (quando mai…) per portare avanti la manifestazione. Profetiche le parole di Silvia Venturini Fendi che già nel 2014 disse “AltaRoma è un brand, ma è a rischio”.
Ma non sarei così pessimista, in fondo oggi sono tornate di moda le edicole, che vengono acquistate con una nuova veste commerciale e sociale, i settimanali sono tornati a vendere più copie grazie ai gadget del beauty inseriti all’interno e, se volete una vera alta moda o meglio… una alta tariffa, potete recarvi nelle numerose spiagge vip dove i brand del lusso hanno fatto incetta di lettini. Qualche esempio? Zuma a Mykonos con Louis Vuitton ( lettini 95€ per ospite, minimo 2, il prezzo include accesso alla piscina e agli asciugamani); Vilebrequin a La Plage di Cannes ( 1° fila 70€, 2° fila 60€ e tutti gli altri 50€); Fendi a Puente Romano Beach Resort di Marbella ( i lettini partono da 200€, di cui 100€ sono per le bevande) poi ancora Valentino a Palazzo Alvino, Loro Piana a La Réserve à la Plage a Saint Tropez così come Gucci al Loulou Ramatuelle Beach. Per chi volesse restare più vicino potete andare a Sestri Levante dove Paul&Shark ha portato lo squalo al Tigu Beach (prezzo a giornata a partire da 63,99€).
Se il consumatore non va alla moda, la moda va al consumatore. Piccoli brividi finisce così.